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    “I QUARTI E QUINTI POSTI ALLE OLIMPIADI NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI DEI FALLIMENTI" - LO HA DETTO CARLO MORNATI, SEGRETARIO GENERALE DEL CONI E CAPO MISSIONE AZZURRO A PARIGI 2024: "LE MEDAGLIE RISPECCHIANO LE PREVISIONI E QUELLO CHE È SIGNIFICATIVO È L'INDICE DI COMPETITIVITÀ OLIMPICA, TANTO È VERO CHE QUELLO DELL'ITALIA È RIMASTO INVARIATO, SIAMO QUARTI DIETRO STATI UNITI, CINA E GERMANIA. I QUARTI E QUINTI DANNO L'IDEA DELLA FORZA DEL MOVIMENTO - A RIO ABBIAMO CENTRATO 57 FINALI, A DISTANZA DI 8 ANNI SIAMO OLTRE LE 80…”


     
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    CARLO MORNATI CARLO MORNATI

    (ANSA) - PARIGI, 10 AGO - "I quarti e quinti posti non possono essere considerati dei fallimenti". Lo ha detto Carlo Mornati, segretario generale del Coni e capo missione azzurro a Parigi 2024, nella conferenza stampa a Casa Italia. "Le medaglie rispecchiano le previsioni - ha aggiunto - e quello che è significativo è l'indice di competitività olimpica, tanto è vero che quello dell'Italia è rimasto invariato, siamo quarti dietro Stati Uniti, Cina e Germania". Mornati ha poi spiegato come questo indice "sia difficile da scalfire", precisando come i quarti e quinti posti diano l'idea "della forza del movimento".

     

    "A Rio - ha aggiunto Mornati - abbiamo centrato 57 finali, a distanza di 8 anni siamo oltre le 80. Se un terzo dei quarti posti si fosse trasformata in medaglia avremmo sforato il tetto delle sessanta medaglie". Infine sul rilancio degli sport di squadra a livello olimpico ha concluso: "Non può passare da Coni o federazioni, ma dalla scuola".

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