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    LA VERITA’, VI PREGO, SULLA MORTE DI DAVIDE ASTORI - IL GIUDICE DISPONE UNA NUOVA PERIZIA. SI ALLUNGANO I TEMPI DEL PROCESSO (LA SENTENZA DOVREBBE ARRIVARE IN PRIMAVERA) - SECONDO LA PROCURA DI FIRENZE, ASTORI SAREBBE MORTO PER LA MANCATA DIAGNOSI DI UNA PATOLOGIA - RITO ABBREVIATO PER L’UNICO IMPUTATO, GIORGIO GALANTI, EX DIRETTORE DELLA MEDICINA SPORTIVA DELL'OSPEDALE DI CAREGGI...


     
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    Marco Gasperetti per corriere.it

     

    moglie di astori moglie di astori

    Si allungano i tempi del processo per la morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina ucciso da un attacco cardiaco in un albergo di Udine alla vigilia della partita. Il giudice dell’udienza preliminare, Angelo Antonio Pezzuti, ha infatti disposto un’altra perizia, la quarta dell’inchiesta dopo quelle presentate dalla procura, dalla difesa dell’unico imputato, il professor Giorgio Galanti, e dalla parte civile, i familiari di Astori.

     

    Sarà dunque il gup a nominare i nuovi periti e l’incarico sarà conferito il 17 febbraio. Passeranno poi almeno due o tre mesi per i risultati. Infine la sentenza che dovrebbe arrivare a primavera.

     

    astori astori

    Sulla decisione del gup, molto tecnica, si possono fare solo ipotesi. Probabilmente le tre perizie, comprese quella della procura, hanno aspetti molto contrastanti e nessuna delle tre ha convinto il giudice. Secondo la procura di Firenze, Astori sarebbe morto per la mancata diagnosi di una patologia, la cardiomiopatia aritmogena diventricolare (la stessa che uccise il calciatore del Livorno Piermario Morosini), tale da impedirgli la carriera di calciatore. Il pm Antonino Nastasi ha ipotizzato la violazione di protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico.

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    Secondo una consulenza tecnica effettuata da periti incaricati dalla procura, i certificati di idoneità «vennero rilasciati nonostante fossero emerse, nelle rispettive prove da sforzo, aritmie cardiache che avrebbero dovuto indurre i medici a effettuare accertamenti diagnostici più approfonditi al fine di escludere una cardiopatia organica o una sindrome aritmogena».

     

    Dunque se la patologia fosse stata diagnosticata in tempo Astrori poteva essere salvato. Di diverso avviso la tesi della difesa, sostenuta dall’avvocato Sigfrido Fenyes, che ha negato ogni addebito del medico, dimostrando nella perizia dei suoi periti il corretto comportamento del professor Galanti, già direttore della medicina sportiva dell’ospedale fiorentino di Careggi. Nell’udienza di stamani è stato anche deciso che Galanti sarà processato con rito abbreviato.

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