Da "Oggi" in edicola domani (www.oggi.it)
LUIGI CHIATTI
Paolo De Pasquali, uno degli psichiatri che fecero su incarico del tribunale la prima perizia a Luigi Chiatti, dice al settimanale OGGI, : «Non guarirà. Si tratta di disturbi che possono solo essere attenuati attraverso i farmaci. Chiatti potrebbe uscire fra tre anni, come fra cinque o dieci. Teoricamente potrebbe anche non uscire mai, dipende dal giudizio che esprimeranno gli esperti periodicamente chiamati a valutarne le condizioni mentali. Un solo fatto è certo: se dovesse uscire, il servizio sanitario dovrebbe seguirlo per il resto della vita, accertandosi che Chiatti prosegua sempre le cure che gli sarebbero sicuramente prescritte».
LUIGI CHIATTI
Nell'intervista a OGGI, in edicola da domani (anche su www.oggi.it), dice il dottor De Pasquali: «I periti del giudice di sorveglianza lo ritengono ancora socialmente pericoloso. Per l’atteggiamento di distacco verso le vittime, l’assenza di affettività e di consapevolezza del male commesso. Peraltro, mostra oggi deliri mistici che all’epoca non aveva… Significa che, come allora, Chiatti continua ad attribuire a fattori esterni ciò che è accaduto: a Dio, al destino, non a se stesso. È il problema dei serial killer: non vedono il male che compiono e per loro il carcere, in sé, non serve».
IL CRIMINOLOGO PAOLO DE PASQUALI
E aggiunge, facendo un paragone con il caso di Maurizio Minghella, che, scarcerato, tornò a uccidere: «Avevo scritto un libro all’epoca, prima che i nuovi delitti fossero scoperti, in cui spiegavo come fosse pericoloso farlo uscire senza interventi psicologici e psichiatrici. Quando furono scoperte le nuove vittime, il suo avvocato mi chiamò per periziarlo: Minghella non era riuscito a resistere all’impulso necromanico da cui era affetto. Senza cure, queste persone non cambiano, perché hanno delle psicopatologie profonde. Ora almeno Chiatti potrà curarsi per un minimo di tre anni».
MAURIZIO MINGHELLA, IL KILLER DELLE PROSTITUTE