Estratto dell'articolo di Jacopo Aliprandi per www.corrieredellosport.it
mourinho
Mou non sa stare senza calcio, così anche nel suo giorno libero ha contribuito alla vittoria della Roma. Non la sua prima squadra, ma la Primavera impegnata contro la Fiorentina. Come vi abbiamo raccontato, il tecnico era al Tre Fontane. Ha osservato il primo tempo dalla tribuna, poi all’intervallo si è diretto ed è entrato nello spogliatoio della squadra di Federico Guidi, in tribuna per squalifica.
niccolo pisilli
E Mou - come accordato con il tecnico della Primavera - ha deciso di parlare ai ragazzi dopo un primo tempo deludente e sotto di una rete: «Vorrei vedere più intensità e ritmo, siate più aggressivi perché la difesa della Fiorentina è debole e potete superarla. Sarà un secondo tempo diverso, credo nella vittoria». Ha dato forza ai ragazzi, è stato con loro per incoraggiarli e motivarli in una partita importantissima per il campionato Primavera, contro una squadra di qualità come la viola. Poi però Mou - sempre attento ai giovani, dalla crescita di Bove e Zalewski agli esordi di otto ragazzi - ha rimproverato anche Keramitsis, spesso in prima squadra negli allenamenti, per aver sbagliato i tacchetti e aver messo quelli di gomma che lo hanno fatto scivolare sul gol siglato dagli ospiti.
keramitsis
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MARCO BERTINI
Assente all'allenamento della prima squadra, ma presente sui canali ufficiali. Marco Bertini si è raccontato alla rubrica "Il primo pallone non si scorda mai" ripercorrendo il passato e il presente da calciatore della Lazio: "Sono laziale grazie alla mia famiglia, anche se non tutti i membri seguivano il calcio così approfonditamente come me, mio padre e mio zio. Avevo 9-10 anni quando ho cominciato a giocare qui. Crescendo poi, la sento come mia e mi appartiene, ho un amore verso questa società".
marco bertini
Indimenticabile l’esordio in Serie A contro il Sassuolo: "Al termine della gara con la Primavera mi è stato comunicato che avrei dovuto raggiungere la prima squadra. Ho dei ricordi molto belli del riscaldamento, c’era ancora Inzaghi che ci aveva mandati tutti a scaldare. Mi chiedevo: 'Chissà come sarà'. Ero molto emozionato. Non me lo immaginavo, non era facile prevederlo, ma è stata un’esperienza indimenticabile per me". E ancora: "In questi casi ti devi far trovare pronto quando vieni chiamato in causa sfruttando inizialmente quei pochi minuti che hai a disposizione. Devi dare tutto poi negli allenamenti e negli spezzoni per guadagnare spazio".
valerio crespi
Su Inzaghi e Sarri: "Io posso solamente crescere e imparare da certi allenatori. Conoscono in calcio come pochi e il mister (Sarri, ndr) è un maestro in questo". Sulle caratteristiche da estrapolare dai compagni di squadra: "Da Immobile prenderei la facilità che ha di crearsi le occasioni, la fame davanti la porta. Da Cataldi la gestione della palla e la facilità di corsa. Non sembra, ma corre tantissimo. Da Luis Alberto la tecnica e le intuizioni uniche che ha solo lui". Poi sul percorso: "Ognuno ha il suo, ma alla fine conta dove si arriva, non i modi. Non so se sia meglio partire dal basso o trovarsi già in alto. A me stesso chiedo di dare sempre il massimo perché penso che poi nella vita sia importante vivere tutto così per non avere rimpianti".
GIOVANNI CARBONE
giovanni carbone
Giovanni Carbone, classe 2007, talento puro e profilo da tenere certamente sotto osservazione (non ha ancora firmato il contratto da professionista).
Nato e cresciuto vestendo la maglia della Lazio, nella scorsa giornata contro il Bari è arrivato a siglare la rete numero 8, rubando sempre più la scena nel girone D del campionato Under 16. Un centravanti completo, capace di muoversi su tutto il fronte offensivo e che risulta abile sia nell'attacco alla profondità, sia nel venire a legare il gioco con i compagni. Sa segnare in tutte le maniere e questo rappresenta certamente un punto a favore del team di mister Alboni, che attualmente occupa il terzo posto in classifica dietro a Roma e Frosinone, squadra (quest'ultima) che sarà avversaria dei biancocelesti proprio nella giornata di domani.
Vedendo le ultime prestazioni, non si può fare a meno di notare l'incredibile personalità e la determinazione dell'attaccante romano: il coraggio che lo contraddistingue lo si nota nelle scelte di gioco che compie, mai banali o leggibili. È senza dubbio uno dei leader tecnici (e non solo) della formazione Under 16, presenta tutte le qualità necessarie per trascinare la squadra verso traguardi ambiziosi, come può essere la vittoria del titolo a fine anno.
filippi missori mou