SHARON: SANGARE, HO VOLUTO TENERE IL COLTELLO COME RICORDO
moussa sangare
(ANSA) - "Non l'ho buttato nel fiume perché ho pensato che avrei potuto trovarlo ancora lì. Volevo tenerlo per avere memoria di quello che avevo fatto, come un ricordo". Lo ha detto oggi al gip di Bergamo Raffaella Mascarino, Moussa Sangare, in carcere per l'omicidio di Sharon Verzeni, a proposto del coltello usato per uccidere e che, a differenza degli altri oggetti gettati assieme agli indumenti nell'Adda, ha sotterrato nei pressi dell'argine. E quando il giudice gli ha chiesto se lo voleva tenere come un "souvenir" ha risposto: "sì".
SANGARE DAL GIP CONFERMA: 'NON SO PERCHÈ L'HO FATTO'
(ANSA) - BERGAMO, 02 SET - Ha confermato le dichiarazioni già rese Moussa Sangare, l'uomo accusato dell'omicidio di Sharon Verzeni interrogato oggi dal gip Raffaella Mascarino. Ha ripetuto che "non c'era un movente e - ha aggiunto - non so il perchè l'ho fatto". Sangare, come ha riferito il suo legale Giacomo May, ha detto al gip di essere uscito di casa con questa "sensazione che non so spiegare" e che lo ha spinto "a voler fare del male". Inoltre ha detto che nei giorni prima aveva fatto una sorta di esercitazione anche con una statua.
OMICIDIO SHARON: LEGALE SANGARE, IN INTERROGATORIO 'HA CONFERMATO TUTTO'
Alice Bellincioni per l’Adnkronos
SHARON VERZENI
Moussa Sangare, il 30enne che ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni, durante l'interrogatorio di questa mattina nel carcere di Bergamo, dove si trova in una cella singola dallo scorso venerdì, ha ''risposto alle domande'' della gip Raffaella Mascarino e ''sostanzialmente ha confermato le dichiarazioni che aveva già reso'', ha riferito il suo legale, Giacomo Maj, lasciando la casa circondariale di via Gleno.
Durante le circa due ore di interrogatorio, alla presenza dell'avvocato e del pm Emanuele Marchisio, Sangare - a quanto riferisce la sua difesa - ha confermato sia di aver minacciato due ragazzini prima di uccidere Sharon Verzeni, sia di essersi esercitato con il coltello con una statua di donna nel parco di Terno d'Isola, oltre che con il cartonato con il disegno di una facciano, trovato dai carabinieri nella casa di Suisio.
moussa sangare
Il reo confesso ha inoltre ''spiegato alcune azioni che sono state fatte nei giorni successivi'', dal disfarsi di coltelli e indumenti, fino al taglio di capelli e alle modifiche alla bicicletta usata quella notte, per non essere rintracciato. Non si sa se nei trenta giorni trascorsi tra l'omicidio e il fermo Sangare fosse mai tornato a Terno d'Isola, il paese in cui si è consumato il delitto, a pochi chilometri da Suisio, dove il 30enne vive.
''Non pare'' invece - ha detto l'avvocato Maj - che il 30enne fosse sotto l'effetto di droga quando ha ucciso Sharon ''senza un motivo'', solo perché ''sentiva il feeling di fare del male''. La procura, che contesta a Sangare l'omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, ha chiesto al gip la convalida del fermo e l'applicazione della custodia cautelare in carcere.
SERGIO RUOCCO SHARON VERZENI
OMICIDIO SHARON: LEGALE SANGARE, 'NON ERA USCITO PER UCCIDERE'
(Adnkronos) - Moussa Sangare, il 30enne che ha confessato di accoltellato a morte Sharon Verzeni, ''non era uscito con l'obiettivo di uccidere qualcuno''. Lo ha detto il suo legale, Giacomo Maj, lasciato il carcere di Bergamo dopo l'interrogatorio del suo assistito. La notte tra il 29 e il 30 luglio Sangare ''era uscito con questo - come lo chiama lui - 'feeling', queste sensazioni che neanche lui sa spiegarsi, che lo costringevano a pensare a qualcosa di male, a far del male, ma imprecisamente, non che cosa fare e a chi''.
MOUSSA SANGARE - GHALI
SHARON: NUOVI RILIEVI NELL'ABITAZIONE DI SANGARE RIS E CARABINIERI DI BERGAMO A SUISIO
(ANSA) - BERGAMO, 02 SET - Nuovi rilievi da nell'abitazione di Suisio, dove viveva Moussa Sangare, l'uomo che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni, sono in programma tra circa un'ora. Come risulta dell'avviso di accertamento irripetibile, il sopralluogo verrà effettuato dal Ris e dai carabinieri di Bergamo, alla presenza anche del difensore, l'avvocato Giacomo Maj.
Nuovi rilievi da nell'abitazione di Suisio, dove viveva Moussa Sangare, l'uomo che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni, sono in programma tra circa un'ora. Come risulta dell'avviso di accertamento irripetibile, il sopralluogo verrà effettuato dal Ris e dai carabinieri di Bergamo, alla presenza anche del difensore, l'avvocato Giacomo Maj.
omicidio sharon verzeni - terno d isola
OMICIDIO SHARON: GIP, 'STATO MENTALE SANGARE TOTALMENTE INTEGRO'
(Adnkronos) - Per la gip del tribunale di Bergamo Raffaella Mascarino che ha disposto la custodia cautelare in carcere per Moussa Sangare, lo stato mentale del 30enne nel momento dell'omicidio di Sharon Verzeni era ''totalmente integro''.
''Se pure le motivazioni addotte dall'indagato in ordine alla spinta che ha portato a commettere il fatto di sangue può destare qualche perplessità in ordine al suo stato mentale, nel momento di compiere l'omicidio però - è un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere - la lucidità mostrata nell'adottare tutta una serie di accorgimenti sia nei momenti precedenti al delitto, come l'aver vagato in giro fino a incontrare il bersaglio più vulnerabile, e in quelli immediatamente successivi'', quando sfreccia in bicicletta, sceglie strade secondarie, perde il berretto che aveva in testa e torna indietro a recuperarlo, e ''anche gli accorgimenti dei giorni seguenti'', quando nasconde coltello e indumenti, cambia capigliatura e modifica la bicicletta, ''evidenziano uno stato mentale pienamente integro''.
Moussa Sangare Moussa Sangare in bicicletta ripreso dalle telecamere la notte dell omicidio di sharon verzeni le ultime tracce di sharon verzeni Moussa Sangare la madre e la sorella di moussa sangare Moussa Sangare
SERGIO RUOCCO SHARON VERZENI