Marco Bardesono per il Corriere della Sera
Venti minuti di guerriglia urbana, di violenza nel cuore della movida della città, in piazza Santa Giulia, nel quartiere Vanchiglia. Un poliziotto accoltellato, feriti tra le forze dell' ordine, tra manifestanti e residenti seduti ai tavolini dei locali.
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Dopo un controllo da parte della polizia che nove giorni fa era stata cacciata dalla piazzetta, la questura ha deciso un nuovo intervento per verificare il rispetto dell' ordinanza della sindaca Chiara Appendino che vieta la vendita di alcolici d' asporto dopo le 20. I poliziotti hanno circondato la piazzetta, mentre un gruppo composto da una settantina di militanti del centro sociale Askatasuna che ha la sede in zona, ha inscenato una protesta, invitando la polizia ad andarsene. Cosa che è avvenuta poco dopo.
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In piazza sono rimasti soltanto un vicequestore e altri quattro poliziotti, circondati e minacciati dai manifestanti. Un agente sarebbe stato raggiunto dalla lama di un coltello, una commissaria da un pugno in pieno volto e un altro agente ferito a colpi di bottiglia. Rapido il ritorno sul posto dei furgoni del reparto mobile della polizia e immediata la carica in via Giulia di Barolo dove la guerriglia oltre a causare feriti tra entrambe le parti e tra passanti, ha distrutto quasi completamente i dehors di alcuni locali.
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Le cariche si sono succedute in rapida sequenza. Un primo bilancio parla di alcune decine di feriti e di tre persone, del centro sociale Askatasuna che sarebbero state fermate. Mentre giungevano le ambulanze, la protesta non si è affatto conclusa. I manifestanti si sono diretti nella parte nord della piazzetta e lì sono rimasti, mentre la polizia continuava a presidiare le vie d' uscita. Una situazione tesa che Torino non ricorda dai tempi del G8 delle Università nel 2009 e che per certi versi assomiglia alla guerriglia in Val di Susa del 2011.
«Siamo stati provocati, avevano organizzato tutto», accusano da Askatasuna. Di sicuro i quattro agenti rimasti in piazza sono stati insultati e oggetto di un' aggressione violenta e impari. La stessa dinamica accaduta sabato scorso in piazza Vittorio Veneto, dove due carabinieri che avevano fermato dei venditori abusivi di bevande, erano stati accerchiati e minacciati. Due precedenti, quello di sabato e l' altro di 9 giorni fa che offrono un quadro chiaro della tensione che sta vivendo Torino dopo i venti minuti di follia il 3 giugno scorso, e i 1.526 feriti e una vittima, in piazza San Carlo.
CHIARA APPENDINO JUVENTUS APPENDINO