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    DOPO LA BOCCIATURA AGLI STRESS TEST, MPS BRUCIA UN QUINTO DEL SUO VALORE (-21,5%) E SI PORTA DIETRO PIAZZA AFFARI (-2,4%) - CARIGE NON RIDE (-17%) - GHIZZONI: “NON SIAMO INTERESSATI AGLI ASSET MPS”


     
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    1.MILANO PAGA I DATI TEDESCHI E LA BOCCIATURA DI MPS E CARIGE

    (LaPresse/Finanza.com) - Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso all'indomani dell'esito degli stress test della Bce che ha bocciato 25 banche europee, di queste però dodici hanno già coperto l'ammanco di capitale con operazioni per 15 miliardi di euro nel corso del 2014. Ne restano quindi tredici con una carenza di capitale da complessivi 10 miliardi di euro. Per l'Italia disco rosso per Carige e Mps.

     

    ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

    Proprio il crollo in Borsa di Mps è stata la notizia di giornata a Piazza Affari, dove l'indice Ftse Mib ha chiuso con una flessione del 2,39% a 19.028 punti. Questa mattina l'indice Ifo di ottobre sul clima degli affari in Germania si è attestato a 103,2 punti, deludendo nuovamente le attese che erano pari a 104,5 punti. Da segnalare a New York il nuovo calo del petrolio, sceso sotto la soglia degli 80 dollari al barile. Da segnalare, infine, il tonfo della Borsa di San Paolo in scia all'esito elettorale che ha visto la conferma di Dilma Rousseff alla guida del Brasile.

     

    Crollo di Mps (-21,5% a 0,785 euro) dopo la bocciatura agli stress test della Bce, che hanno evidenziato un gap di capitale pari a 2,1 miliardi di euro. Una cifra superiore alle attese degli analisti che venerdì avevano fatto scattare gli acquisti sul titolo Mps.

     

    CARIGE CARIGE

    Gli analisti fanno fatica a trovare alternativi credibili ad un nuovo aumento di capitale anche se, per evitare di ricorrere ancora al mercato, le ipotesi che circolano parlano di una fusione con un'altra banca, dell'emissione di un bond convertibile e di cessioni di rami d'azienda. Le vendite hanno prevalso anche sugli altri titoli del comparto bancario: Bper ha ceduto il 4,22% a 6,115 euro, Popolare di Milano il 4,42% a 0,615 euro, Intesa SanPaolo il 3,14% a 2,282 euro, Mediobanca il 3,35% a 6,635 euro, Ubi Banca il 5,15% a 5,98 euro, Unicredit il 2,54% a 5,735 euro.

     

    Male Mediaset (-3,13% a 2,66 euro) dopo che nel fine settimana sono uscite nuove indiscrezioni su Mediaset Premium. Un articolo de Il Corriere della Sera, oltre alle già citate Al Jazeera e Vivendi, ha evidenziato che potrebbe esserci anche Sky tra gli interessati alla pay-tv di Mediaset. La perdita della Champions League a partire dalla prossima stagione potrebbe infatti convincere Murdoch a fare un'offerta per Premium e riprendere tutta l'offerta pay-tv sotto il cappello di Sky.

    Mauro Crippa Confalonieri Mario Giordano Piersilvio Berlusconi Giuliano Adreani Mauro Crippa Confalonieri Mario Giordano Piersilvio Berlusconi Giuliano Adreani

     

    Finmeccanica (-2,49% a 7,03 euro) sotto i riflettori dopo le indiscrezioni de Il Corriere Economia che ha fissato ad inizio gennaio la presentazione del piano industriale dell'Ad Mauro Moretti. Sempre secondo il settimanale, l'offerta cinese per il polo trasporti potrebbe essere meno aggressiva del previsto in quanto non si sarebbe concretizzata in occasione dell'Asem, il recedente summit milanese tra i leader dei Paesi europei e asiatici.

     

    Male Saipem (-4,21% a 14,31 euro) dopo che a New York il petrolio Wti è scivolato sotto la soglia degli 80 dollari al barile. Il titolo non ha sfruttato il nuovo contratto "engineering & construction" in Arabia Saudita e nuovi contratti "drilling" in Medio Oriente per un valore complessivo di circa 2 miliardi di dollari. La maglia rosa di giornata è andata ad A2A (+1,57% a 0,774 euro) in scia alla promozione arrivata questa mattina da Citigroup. Gli analisti della banca statunitense hanno alzato il giudizio sul titolo della multiutility lombarda a buy dal precedente hold.

     

    SAIPEM SAIPEM

    2.BORSA: MPS CHIUDE A -21,5% CON VORTICE DI SCAMBI, PASSA DI MANO 6% CAPITALE

    Radiocor - E' costata cara a Monte dei Paschi la bocciatura ricevuta ieri dalla Bce in occasione della pubblicazione dei risultati dell'asset quality review e degli stress test. L'istituto bancario senese ha infatti terminato in ribasso del 21,5% a 0,785 euro nonostante la Consob abbia deciso questa mattina di imporre il divieto di vendite allo scoperto di azioni Mps sia per la giornata di oggi che per l'intera seduta di domani. Al termine della seduta, sono stati scambiati 314,5 milioni di azioni, pari al 6,14% del capitale sociale della banca senese. Insieme a Mps, ha chiuso in pesante ribasso anche Banca Carige che ha perso il 17,19% a 0,071 euro. In questo caso sono stati scambiati 261,32 milioni di azioni del gruppo, pari al 2,56% del capitale sociale.

    IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGAS IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGAS

     

    3.UNICREDIT: GHIZZONI, NO NUOVE SVALUTAZIONI DOPO AQR

    Radiocor - L'a.d. di UniCredit Federico Ghizzoni non vede nuove svalutazioni all'orizzonte dopo l'asset quality review. 'Per noi no', ha spiegato a proposito di svalutazioni a margine del premio Eccellenza Impresa Gea e Harvard Business Review. 'Noi abbiamo un impatto minimo' dalla Aqr '19 punti base, quindi e' gia' ampiamente nei numeri dell'anno in corso'. Ghizzoni ha poi aggiunto che il risultato era ampiamente nelle attese della banca dopo le operazioni di fine 2013.

     

    Quanto alla reazione dei mercati dopo il comprehensive assessment, Ghizzoni ha aggiunto: 'Per noi il risultato e' molto buono e penso che il mercato lo riconoscera''. A chi gli chiedeva se la banca potesse esprimere un qualche interesse per eventuali asset messi in vendita da Mps e Carige che dovranno raccogliere nuovi mezzi finanziari dopo aver fallito gli stress test della Bce, Ghizzoni ha risposto: 'No non siamo interessati'.

    LUIGI ABETE ALESSANDRO PROFUMO FEDERICO GHIZZONI GIOVANNI BAZOLI FOTO LAPRESSE LUIGI ABETE ALESSANDRO PROFUMO FEDERICO GHIZZONI GIOVANNI BAZOLI FOTO LAPRESSE

     

    4.ENI: DESCALZI SENTITO DA PM MILANO SU TANGENTI IN ALGERIA

    Radiocor - L'ad dell'Eni, Claudio Descalzi, e' arrivato in una caserma della Guardia di Finanza di Milano, sede del Nucleo di polizia tributaria, per essere sentito dal pm di Milano Fabio De Pasquale, come testimone assistito nell'ambito dell'inchiesta sul pagamento di presunte tangenti in Algeria da parte di Saipem (gruppo Eni). Il manager e' teste assistito in quanto e' indagato per corruzione internazionale in un procedimento connesso, ovvero quello sul presunto pagamento di tangenti in Nigeria.

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    5.SAIPEM: NUOVI CONTRATTI PER CIRCA 2 MLD $ IN AMERICA LATINA E MO

    Radiocor - Saipem si e' aggiudicata un nuovo contratto engineering&construction in Arabia Saudita e nuovi contrat ti drilling in Medio Oriente per un valore complessivo di circa 2 miliardi di dollari. Saudi Aramco ha assegnato a Saipem un contratto EPC per l'espansione dei centri di produzione onshore nei campi di Khurais, Mazajili e Abu Jifan. La costruzione dei nuovi impianti consentira' il trattamento di ulteriori 300mila barili al giorno provenienti dal campo di Khurais, mentre il montaggio di impianti accessori consentira' di ripristinare la produzione di 200 mila barili al giorno dai campi di Abu Jifan e Mazalij. Il campo di Khourais, che si trova a circa 150 Km a nord-est di Riyadh, e' un giacimento giant che si estende per una lunghezza di 127 Km e occupa un'area di 2890 Kmq

     

    6.WALL STREET: AVVIO IN CALO CON ENERGETICI (-2,36%), FOCUS SULL'EUROPA

    Radiocor - Wall Street ha aperto la seduta in calo interrompendo la corsa che venerdi' scorso aveva permesso a S&P 500 e Nasdaq di archiviare la migliore settimana da oltre un anno. L'andamento negativo e' piu' contenuto rispetto ai cali in Europa, dove gli investitori vendono a mani basse sull'esito degli stress test della Banca centrale europea. Sulla borsa americana, che per via del cambio dell'ora in Italia ha avviato le contrattazioni quando sono le 14.30 italiane, pesano soprattutto i titoli energetici (-2,36%) con il petrolio che e' scivolato sotto gli 80 dollari al barile.

    WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE

     

    Ieri Goldman Sachs ha tagliato le previsioni del greggio nel primo trimestre del 2015 a 75 dollari al barile per il WTI e a 85 dollari per il Brent. Il Dow Jones cede 56,74 punti, lo 0,34%, a quota 16.748,67, il Nasdaq decresce di 19,5 punti, lo 0,45%, a quota 4.463,42, l'S&P 500 segna un -10,28 punti, lo 0,57%, a quota 1.953,33. Il petrolio a dicembre scivola dell'1,64% a 79,68 dollari al barile. L'oro con la stessa scadenza cede lo 0,24% a 1.228,9 dollari all'oncia.

     

     

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