monte dei paschi di siena
DAGONOTA
Non solo Alitalia. C’è un altro siluro che rischia di infilarsi dritto nelle tasche degli italiani, e si chiama MPS. Come scrive Repubblica questa mattina, il governo avrebbe deciso di non privatizzare la banca senese e di provare a rinegoziare con la Commissione europea l’obbligo assunto in sede di trattativa per avere gli aiuti.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
L’indiscrezione raccolta da Andrea Greco deve aver fatto andare la colazione di traverso al Ministro Gualtieri, che in sede di negoziato aveva personalmente assicurato che MPS sarebbe stata venduta, e ad Alessandro Rivera, l’uomo del Tesoro impegnato sul dossier.
ALESSANDRO RIVERA
Il problema è che, per avviare il processo, bisogna che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmi il decreto che consente la privatizzazione ma, nonostante tutte le spinte di Gualtieri, quel pezzo di carta langue sulla scrivania di Palazzo Chigi da settimane.
GUIDO BASTIANINI
Conte sembra ostaggio della componente M5S del governo, che vuole nazionalizzare MPS per usarlo come “bancomat”, come un tempo faceva il PD. I 5 stelle hanno all’interno della banca come più grande alleato l’amministratore delegato Guido Bastianini che, da quando si è insediato in primavera sta facendo di tutto per evitare la fusione. L’ex ad di Carige starebbe mettendo a punto un piano stand-alone per MPS, che avrebbe un effetto sicuro sui tax payers: un aggravio fiscale di 2-2.5 miliardi l’anno.
giuseppe conte roberto gualtieri Gualtieri Conte ALESSANDRO RIVERA guido Bastianini monte dei paschi di siena