Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia
michela e giampiero mughini
Caro Dago, mi muovo così e così in queste settimane natalizie e augurali. Premetto che non faccio nessun regalo, che non mando nessunissimo sms di auguri o qualcosa del genere, che non vado a nessuna rammemorazione perché non c’è niente da rammemorare ma solo da invecchiare con decenza.
Premetto che mi scoccio mica male degli auguri che mi arrivano da gente che manda un messaggio standard a tutti. Una mia carissima amica che lavorava nel giornale dove ho fatto la mia parte per 18 anni, è solita mettere in moto un diabolico congegno online che serve a fare auguri di tutti a tutti, e saremo una trentina di giornalisti che stavano in quel giornale in quegli anni e tutti rispondono e augurano. Io li ricordo con affetto, ma non ho con nessuno di loro più alcun rapporto. Non rispondo e non auguro. Né mai uno di loro si è fatto vino con me, in questi ultimi dieci anni, o perché usciva un mio libro o perché avevo scritto che avevo un tumore alla prostata. Mai.
giampiero mughini (2)
Va bene così, non faccio degli auguri standardizzati a Natale. Non lo faccio e per rispetto di me stesso e per rispetto nei loro confronti. E invece se qualcuno mi invia qualcosa di personale e dove c’è il marchio di un rapporto e di un affetto, allora rispondo a velocità del lampo.
Mi arriva da Enrico Vanzina una foto di suo fratello Carlo – che io non è che avessi incontrato tante volte nella mia vita, ma al quale volevo bene a prescindere – ed io subito gli rispondo, nel ricordo e nell’apologia di questo grande uomo di cinema di nome Carlo Vanzina. Non mando auguri a nessuno, assolutamente no.
andrea scanzi
Subito però mando un sms ad Andrea Scanzi che ha scritto con intelligenza dei fumetti marchiati dalla Bonelli editore. Subito scrivo e riscrivo con affetto a Mattia Feltri, che ha appena vinto un importante premio giornalistico. Subito scrivo ad Aldo Cazzullo per l’una o l’altra delle sue imprese giornalistiche. Subito rispondo a un simpatico ragazzo che si autodefinisce poeta e filosofo e che vorrebbe una mia prefazione a un suo libro.
E subito scriverei a una qualche donna della mia vita che mi mandasse un messaggio augurale a ricordo di quegli anni laggiù della nostra vita, e mentre sto leggendo un o dei “Carnets” di Gabriel Matzneff in cui si lamenta che ci siano state donne turbinose della sua vita che un momento c’erano e poi più nulla. Nulla di nulla. Come mai esistite.
GIAMPIERO MUGHINI
I BROS CARLO E ENRICO VANZINA