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    LA VERSIONE DI MUGHINI – IL FATTO È CHE UN GIORNALE PICCOLO DEVE ESSERE CAPACE DI SCARAVENTARTI IN FACCIA UNA ZAFFATA D’ARIA OGNI MATTINA E QUALE CHE SIA QUELL’ARIA. NE ERA STATO CAPACE “L’INDIPENDENTE” DI FELTRI E IL FOGLIO. HO COMPRATO “DOMANI” PER DUE O TRE GIORNI. NON ARRIVA NIENTE. NEPPURE UN SOFFIO D’ARIA. NON SI CAPISCE QUALE SPICCHIO DELL’INFORMAZIONE CORRENTE VOGLIA FAR SUO. NIENTE. E CON TUTTO QUESTO…”


     
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    Giampiero Mughini per Dagospia

     

    mughini mughini

    Caro Dago, che bella notizia quando nasce un nuovo quotidiano e si arricchisce dunque la vetrina dell’edicola dove io vado ogni mattina a comprare i giornali di carta. Ancor meglio se si tratta di un giornale piccolo, animato da una redazione di qualità e una redazione di qualità è certamente quella del “Domani”, il quotidiano di proprietà di Carlo De Benedetti, a cominciare dal suo direttore Stefano Feltri, un trentenne in gambissima al quale auguro ogni bene professionale.

     

    Il fatto è che un giornale piccolo deve essere capace come di scaraventarti in faccia una zaffata d’aria ogni mattina e quale che sia quell’aria. Ne era stato capace “l’Indipendente” di Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco, un quotidiano cui ho avuto la fortuna di collaborare, e che è il padre di tutti i successivi esperimenti cartacei di cui sto dicendo.

    La prima pagina del primo numero di Domani La prima pagina del primo numero di Domani

     

    Ne è stato capace a iosa “Il Foglio” prima di Giuliano Ferrara e poi di Claudio Cerasa, un quotidiano i cui lettori si contano nell’ordine delle migliaia e non delle decine di migliaia, ma sono tutti lettori aggrappati con le unghie e con i denti a un giornale cui non rinuncerebbero per tutto l’oro del mondo e questo perché occupa uno spicchio tutto suo della verità intellettuale e dell’informazione giornalistica.

     

    Ne è stato capace “Il Fatto”, un giornale cui non nuoce il fatto di essersi dato il mestiere di organ-house dei 5Stelle, un giornale dove trovi splendidi pezzi di Pino Corrias, Pietrangelo Buttafuoco, Roberto Beccantini, Selvaggia Lucarelli, Paolo Isotta e a non dire dello stesso Marco Travaglio, giornalista coi fiocchi tra tutti i giornalisti di parte.

    stefano feltri stefano feltri

     

    Ne sono capaci a tutt’oggi i due ringhianti quotidiani vicini al centro-destra, “Libero” di Vittorio Feltri e “La Verità” del bravissimo Maurizio Belpietro, un giornalista che ho avuto come direttore quando collaboravo a “Libero”, un giornalista che si colloca a una latitudine politica molto diversa dalla mia ma che non una volta in tanti anni mi ha contestato un punto e virgola. Tutti giornali dai quali arriva una zaffata d’aria, ti piaccia o non ti piaccia quella zaffata. Lo sai che cosa ti offrono, quello cerchi e quello trovi.

    stefano feltri carlo de benedetti stefano feltri carlo de benedetti

     

    Ho comprato “Domani” per due o tre giorni. Non arriva niente. Neppure un soffio d’aria. Non si capisce quale spicchio dell’informazione corrente voglia far suo. Niente. E con tutto questo, i miei più fraterni auguri a tutti loro.

     

     

     

    GIAMPIERO MUGHINI

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