Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago,
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strameritatamente abbiamo congedato dal campionato europeo il temibilissimo Belgio. 2-1 che ci sta tutto e anche di più se mettiamo sulla bilancia i nostri due bellissimi gol e il loro rigoretto. Premesso che a vedere scendere in campo i nostri e i loro c’era d’aver paura. Quanto a statura e a complessione fisica i belgi nella media erano tutti giganteschi, molto più vicini alle stelle dei nostri.
Se metti uno sull’altro Insigne, Immobile e Barella fa uno di loro. Faceva paura su tutti quel De Bruyne che pensa il calcio come Einstein pensava la fisica, e meno male che non era al meglio, tanto che nel secondo tempo è sceso giù di un paio di gradini.
I nostri? Purtroppo in semifinale non ci sarà Leonardo Spinazzola che di questa Italia è un elemento fondamentalissimo. È uscito piangendo, in barella, ancora una volta nel suo delicato organismo qualcosa si è rotto. Magnifico Donnarumma, che con la mano destra ha tolto dalla rete una stangata di De Bruyne. Magnifico Insigne, forse una delle più belle partite della sua ormai lunga carriera.
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Il suo gol è stato da bacheca della storia del calcio. Monumentale Jorginho che non perde una palla mai e poi mai. Quanto al dottor Chiellini, consiglierei a Lukaku di lasciar perdere il calcio quando davanti a lui c’è “Chiello”.
Forse mi aspettavo un guizzo in più da Chiesa. Ma il calcio è così. Un giorno sei immenso, un altro no.
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A farla breve mai un solo istante durante i 90 minuti di questa partita che si presentava difficilissima sul piano mentale siamo stati inferiori a quella che passa come la più forte nazionale di questi ultimi anni. Mai un solo minuto abbiamo indietreggiato o abbiamo piegato le ginocchia. Anzi no, una volta le abbiamo piegate in segno di onore verso la gente “nera”.
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