Giampiero Mughini per Dagospia
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Caro Dago, ti confesso che non ci riesco più ad accendere la televisione allo scopo di usufruire delle immagini di distruzione e morte dalle parti delle parti di un Paese grande quanto la Francia, l’Ucraina.
Cliccare per poi vedere le immagini di gente che è stata costretta in ginocchio prima di sparare un colpo a bruciapelo alla loro testa, città dove abitavano centinaia di migliaia di persone e che adesso sono sventrate palazzo dopo palazzo, persino i carri armati sovietici dove sono morti bruciati vivi dei ragazzi russi di vent’anni.
Non posso guardare queste immagini come se fossero dei film interpretati da Humphrey Bogart o da Clint Eastwood. Non sono nel momento della mia vita, sessant’anni fa, in cui ero lieto a leggere sull’ “Unità” che comprava mio nonno comunista, che in Vietnam erano morti tot americani o magari più che tot.
UCRAINA - LE FOSSE COMUNI A MARIUPOL
Oggi stavo guardando un servizio televisivo dove dei giornalisti italiani raccontavano che gli ucraini s’erano vantati di conservare da qualche parte i corpi di 1500 russi uccisi in combattimento. Solo che gli ucraini non glielo avevano permesso ai giornalisti italiani di vederli quei corpi. Dio mio, mi sarei vergognato a guardarli come se fossero sequenze di un film di guerra americano in cui alla fine i “buoni” ucraini hanno la meglio sui “cattivi” russi. Così come sono senza parole innanzi alle possibili immagini di una nave da guerra che gli ucraini affermano di avere mandato giù e i russi lo negano.
UCRAINA - I CADAVERI RINVENUTI A MARIUPOL
Beninteso, lo so che dall’ottobre del 1917 la parola “verità” in Urss - ossia nel regno della menzogna ideologica - non ha più avuto alcun senso. Detto questo io spero che la nave non sia affondata, perché altrimenti i russi si imbestialiranno oltremodo e sarà ancor più distruzione e morte da entrambe le parti. Morte e distruzione a gogo.
La parola “pace” è uscita di scena come una parola non più alla moda. Gli americani conducono per interposto esercito ucraino una guerra che pensano di vincere, diversamente da quello che è successo loro in Afghanistan. I civili ucraini muoiono comunque, i palazzi vanno giù, a Mariupol non so se duemila o poco più o poco meno combattenti del reggimento Azov e pochi altri aspettano di essere massacrati dai russi da un momento all’altro.
UCRAINA - I CADAVERI RINVENUTI A MARIUPOL
E’ la battaglia di Stalingrado del terzo millennio. Chissà se Steven Spielberg ne trarrà mai un film. Io lo andrei a vedere al primo spettacolo. Quei combattenti ucraini che non pare siano stati in passato dei gentiluomini e che adesso stanno contendendo metro per metro agli invasori russi. E’ dal 2014 che filorussi e ucraini se le danno di santa ragione, e non che uno solo dei nostri talk-show se ne fosse accorto. Adesso tutti loro sono arrivati all’ultima stazione della via crucis, e noi che accendiamo la tv per vedere quanto l’orrore sia orrore.
Un orrore alla grande. Dio mio, Dio mio, Dio, mio. No, non voglio vedere tutto questo. E invece sì voglio vedere dei russi e degli ucraini che accettano di convivere. Altro che la Svezia e la Finlandia che decidono proprio adesso di aderire alla Nato, così da mettere altra benzina sul fuoco. Un’altra puttanata senza limiti.
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Giampiero Mughini
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