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    LA VERSIONE DI MUGHINI - “NON RIESCO A ENTRARCI A PIEDI GIUNTI NELLA QUESTIONE CHE OPPONE LA FERRAGNI E IL GIORNALISTA UN TANTINO DI "DESTRA" ANDREA GIAMBRUNO. LADY FEDEZ INTENDE INVECE CHE GIÀ IL FATTO DI ESSER UOMO LO METTE (CI METTE) NELLA CONDIZIONE DI MINACCIARE LA DONNA IN QUANTO TALE. MI SENTO OFFESO DA UNA TALE AFFERMAZIONE. MAI IN UN SOLO PARTICOLARE HO RITENUTO GLI UOMINI COSTITUTIVAMENTE "DIVERSI" DALLE DONNE. E' SOTTO LE LENZUOLA CHE QUELLA DIFFERENZA CONTA ECCOME” – IL CASO (LETTERARIO) CARLA LONZI


     
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    Giampiero Mughini per Dagospia

     

     

    giampiero mughini giampiero mughini

    Caro Dago, non che non sia un grande tema quello degli uomini se e quando diventano "lupi" alle donne, siano esse ubriache o no, il che ovviamente non fa grande differenza. E con tutto questo non riesco a entrarci a piedi giunti nella questione che oppone - mi pare - l'influencer Chiara Ferragni e il giornalista un tantino di "destra" Andrea Giambruno.

     

    E' talmente ovvio che un uomo che valga l'essere uomo mai e poi mai dovrebbe neppure sognarsi di sfiorare con un dito una donna seppure ubriaca e malcerta di sé. Mai mai e poi mai. E questo per rispetto di sé, per elementare rispetto di sé. La Ferragni - mi pare - intende invece che già il fatto di esser uomo lo mette (ci mette) nella condizione di minacciare la donna in quanto tale, di costituire una minaccia dei suoi diritti e delle sue libertà. Mi sento offeso da una tale affermazione. Passi.

    andrea giambruno a diario del giorno andrea giambruno a diario del giorno

     

    Appunto passi, non voglio aggiungere banalità a banalità. Da quando avevo vent'anni mai in un solo particolare ho ritenuto gli uomini costitutivamente "diversi" dalle donne. Eravamo tutti delle persone, e gli uomini e le donne, e ciascuno/ciascuna lo era a modo suo. Non esistono gli Uomini e le Donne con l'iniziale maiuscola. Esiste, Tizio, Caia, Sempronio, Luisa, e ciascuno/ciascuna di loro era un romanzo diverso.

     

    Ho scritto più volte che nella mia giovinezza ho incontrato delle donne che più stronze erano e più mi piacevano. Detto questo, la volta che più mi sono divertito nella mia giovinezza è stato leggere di quel gran consesso di Lotta continua (che pure è stato il groupuscule più vitale della mia generazione) in cui le donne si ribellarono agli uomini che volevano relegarle a far funzionare il ciclostile e per giunta scopavano male. Ne è finita la storia politica di Lotta continua, è stato il più grande happening della mia generazione.

     

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    Per quel che mi riguarda, la sola volta che ho avuto un'oncia di potere sono stati i tre anni in cui ero presidente del Centro universitario cinematografico di Catania, un'istituzione culturale a quel tempo poderosa. Quando mi dimisi perché dovevo andare a studiare a Parigi, proposi come mio successore Silvana che era brava, intelligente, colta e tutto quanto.

     

    Che fosse una donna, non mi ci ero soffermato un solo istante. E' sotto le lenzuola che  quella differenza conta eccome, tutto il resto delle volte niente affatto. E invece quando le Donne si mettono ad esaltare le Donne, io mi addormento dalla noia.

     

    Tutto il contrario quando lessi per la prima volta il capitale libro di Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel, la cui prima e commovente edizione è dell'estate 1970. Vedo che adesso lo ha ripubblicato per i tipi della Nave di Teseo l'onnisciente Elisabetta Sgarbi.

    carla lonzi cover carla lonzi cover

     

    E' un libro drammatico in cui l'autrice, che era una critica d'arte pienamente compiuta e affermata, si gioca il tutto per tutto e della sua vita e della sua professione con il rivendicare la bruciante particolarità dell'esser donna in un mondo che eccome se cinquant'anni fa non era volgarmente "maschilista". Chi di voi, uomo o donna non l'avesse letto, ve lo raccomando. Da leggere assieme a un altro libro straziante, il Vai pure di alcuni anni dopo, la registrazione del confronto della Lonzi con il suo uomo, lo scultore Pietro Consagra, confronto che si chiude con la rottura del loro rapporto. "Adesso vai pure", gli dice la Lonzi ed è l'ultima riga del libro.

     

    carla lonzi taci anzi parla carla lonzi taci anzi parla

    Il coraggio intellettuale, la novità di pensiero, la solitudine, il rischiare i rapporti primari a cominciare da quello sentimentale. Ecco chi è stata Carla Lonzi. Non adesso, di cui leggo che Michela Murgia aveva 600mila follower e la sua "luce" illuminava il mondo. Altri tempi.

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    GIAMPIERO MUGHINI

    ANDREA GIAMBRUNO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA ANDREA GIAMBRUNO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA carla lonzi rivolta femminile carla lonzi rivolta femminile carla lonzi carla lonzi carla lonzi (2) carla lonzi (2) GIAMPIERO MUGHINI GIAMPIERO MUGHINI carla lonzi rivolta femminile (2) carla lonzi rivolta femminile (2) carla lonzi carla lonzi la replica di andrea giambruno alle polemiche per le frasi sugli stupri 4 la replica di andrea giambruno alle polemiche per le frasi sugli stupri 4 chiara ferragni 3 chiara ferragni 3 chiara ferragni 7 chiara ferragni 7 ANDREA GIAMBRUNO CON L AURICOLARE ANDREA GIAMBRUNO CON L AURICOLARE carla lonzi (3) carla lonzi (3) MUGHINI MUGHINI

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