GARCIA ROMA CHAMPIONS
MA COSÌ NON SI PUÒ FARE STRADA
Gianni Mura per “la Repubblica”
Due su due vanno avanti. Poteva andare meglio? Alla Juve sì. Per come ha giocato, forse troppo con gli occhi al risultato di Manchester, il secondo posto del girone è una mezza beffa. Alla Roma no. I fischi dell’Olimpico valgono quelli che avrebbero accolto un’eliminazione e fanno male a una squadra che già non sta bene di suo, e si vede. Un primo tempo fatto di nulla, quasi Roma e Bate si fossero messe d’accordo per giocarsela nel secondo.
DZEKO
Qui, un paio di sussulti in apertura (tre occasioni nei primi 5’, due salvate piede dal portiere) e in chiusura (sinistro appena fuori di Nainggolan). Palla-gol più facile sul piedino di Pjanic, a porta vuota: tiro debole, Milunovic spazza. Ma se la Roma va avanti deve ringraziare soprattutto due portieri: il suo, miracolosa respinta su Gordeychuk, e Ter Stegen, che fino a un sospiro dalla fine ha evitato la vittoria, con relativa qualificazione, del Bayer. Se vuole, anche Luis Enrique.
PALLOTTA
Dobbiamo vincere e vinceremo, aveva annunciato Garcia. Invece si festeggia (chi vuole, a giudicare dai fischi) un passaggio con 6 punti, colpo riuscito in passato solo allo Zenit. Dopo aver rischiato di perdere in casa col Bate Borisov.
Dopo aver fatto un solo punto col suddetto Bate, che per decenza non si può definire uno squadrone. Dopo aver vinto una sola partita in Champions delle ultime 10. Durante il gioco, o non gioco, del primo tempo veniva da pensare che la Roma sceglie i ritmi bassi perché quelli alti sa di poterseli permettere col contagocce.
PALLOTTA GABRIELLI
Oltre al portiere l’hanno tenuta a galla i soliti: De Rossi, Florenzi, Nainggolan, anche Salah che in mezz’ora ha fatto più di Iturbe in un’ora. Ma quanti brividi, quanto angoscia, specie quando il Bate ha deciso che era ora di alzare la cresta, quanti palloni sbattuti il più lontano possibile, quanti calci d’angolo battuti male. La mancanza di tranquillità è una brutta bestia. Dzeko non dosa le energie e finisce con la mobilità di un paracarro, Pjanic trottigna, ma resta uno dei pochi che può accendere la luce, Rudiger è da allarme rosso.
PALLOTTA SABATINI
La Roma va avanti, ma se non si ritrova non farà molta strada. Povero Pallotta: l’Olimpico mezzo vuoto, i tifosi contro, gli uomini delle istituzioni cittadine non tanto a favore, unica nota positiva gli euro che il passaggio del turno porterà alle casse sociali. Molti, al posto suo, comincerebbero a chiedersi se valga la pena di spenderli.
2. SOPRAVVISSUTA FORSE, DI SICURO PROMOSSA
PALLOTTA
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
La Roma passa con appena 6 punti, raramente era successo, ma non è una vergogna. La Roma ha vinto l' unica partita che doveva, quella con il Leverkusen.
Altra cosa è la dimensione internazionale della squadra, che ancora manca.
La partita è stata molto bella, come sempre quando entrambe le squadre hanno bisogno del risultato.
TER STEGEN
In questi casi il calcio si adatta e diventa incerto fino alla fine. Sono più emozioni che gioco, ma è ugualmente tanta luce. Che le due squadre si siano quasi equivalse in fondo a un mini torneo di sei partite, racconta con precisione lo stato di relatività attuale della Roma, una squadra quasi sempre uguale, con nessuno che superi nessuno e un gioco di volontà soffocata.
LUIS ENRIQUE
Il calcio è fondamentalmente un grande divertimento, se lo pratichi con paura ti mette all' angolo. La Roma adesso è quasi stupita dal poco che riesce a esprimere. Il Bate non va oltre il Genoa o il Chievo nel nostro campionato, nettamente dietro al Sassuolo. È la delicatezza della partita a far pattinare tutti sul ghiaccio. È dimostrativo il fatto che la Roma passi con uno 0-0, il risultato meno praticato della stagione. Il primo frutto di un calcolo. Ma è anche un piccolo niente ottenendolo in casa contro l' ultima del girone.
MESSI
Non è una partita da esaminare, è stata confusa e bella, hanno tutti corso e dato il possibile. È sembrata una grande fotografia di un calcio minore, ma in questa dimensione vivono ormai il 90 per cento delle squadre europee. Il risultato che doveva la Roma lo ha almeno ottenuto. Non ci sono stati dimostrazioni di miglioramento tecnico, c' è stata però presenza, umiltà, voglia di tenere il risultato.
La Roma passa agli ottavi come un sopravvissuto qualunque, ma passa. È quasi il semplice peso di un movimento rispetto a un altro. Andare oltre la Bielorussia non è un fine, ma può restare uno scopo.
Più in generale manca alla noia della Roma un Totti, non si sa più quale. Il problema alla fine è questo.
TOTTI E DE SANCTIS
Vent' anni di fantasia romanista sono alle spalle e non basta aggiungere, manca la sostituzione. Il problema che tante vaghezze e tanti infortuni hanno diluito, è presente: senza Totti la Roma è giustamente normale.
ROMA CHAMPIONS 9
PALLOTTA