Da gazzetta.it

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La strada è quella giusta, ma forse è ancora presto: a Lorenzo Musetti non riesce l'impresa di battere il numero 1 al mondo Novak Djokovic. Nell'antica Grecia si chiamava peccato di Ubris, di tracotanza, di cui si macchiava chi sfidava gli dei. Lorenzo, spavaldo nei suoi 19 anni, ha preso a schiaffi il numero 1 al mondo nei primi due set vinti entrambi al tie break, poi il serbo ha avuto una reazione furiosa.

Gli è bastato raccogliere le idee nello spogliatoio e tornare feroce in campo deciso a prendersi il quarto di finale. Contemporaneamente Musetti ha un crollo, di testa e di gambe. Il terzo set finisce in un soffio per 6-1 e Nole completa la rimonta nel quarto con un bagel, 6-0.

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Prima del quinto set Musetti chiama il trainer e si fa trattare. Impossibile che un cannibale come Nole, numero 1 al mondo e campione di 18 Slam, molli la preda sul più bello. E infatti finisce il lavoro, nonostante una caduta nel primo gioco con cui si procura una ferita all'indice della mano destra. Lorenzo, sotto 4-0 si ritira, pare per un problema all'inguine. Resta una quasi impresa da ricordare.

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