Estratto dell'articolo di Carlo Bertini per “La Stampa”
SCHLEIN SUONA LA CHITARRA a castiglione del lago
«Eccomi, ditemi pure». Si allontana un attimo dai compagni in cerca di selfie in questo minuscolo borgo dell'Umbria accanto al Lago Trasimeno, Elly Schlein: e prima di imbracciare la chitarra elettrica con la band sul palco per sfogarsi suonando "Zombie" dei Cranberries, Elly la rockstar del popolo rosso prova ad accendersi una sigaretta. E anticipa per sommi capi la «contro-manovra» del Pd, annunciando anche la sua prossima sfida a Giorgia Meloni. Ma per dar corpo al suo sdegno piega il capo e fa una smorfia, quando le chiediamo di indicare il prossimo terreno di battaglia delle opposizioni.
Dopo quello - centrato in pieno - del salario minimo: «La sanità è la prossima. Abbiamo appreso con orrore che c'è un policlinico dove basta pagare 150 euro per saltare le file e abbiamo visto cosa è successo in quest'ultimo anno: non c'è dubbio, l'altra priorità sarà una battaglia unitaria sulla sanità pubblica, ormai allo stremo, la grande dimenticata della scorsa legge di bilancio».
(...)
I compagni la aspettano sul palco, lei non si fa pregare troppo e si lancia in una grandissima hit di Eric Clapton, "Before you accuse me" e nella rivisitazione dell'album "Credence clearwater revival". I nostalgici vibrano e i compagni ballano. Elly si scatena, con Matteo Burico, sindaco di Castiglione alla chitarra, Alessio Meloni, segretario dei comuni del Lago al basso e Fiorello Primi, presidente dei borghi più belli d'Italia alla batteria. Una special band per l'occasione
IL «RITORNO» DI SCHLEIN TRA I MILITANTI «SUL SALARIO SIAMO A 300 MILA FIRME»
SCHLEIN SUONA LA CHITARRA a castiglione del lago
Estratto dell'articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”
Arriva a grandi falcate a Castiglione del Lago: un «puntino rosso» rimasto sulla mappa dell’Umbria che vira a destra. Reduce dalla «pausa al mare, in Grecia» dopo la «grande offensiva d’estate», Elly Schlein promette di «riaccendere le speranza di un’alternativa al governo Meloni, che continua a far mancare le risposte al Paese» e «di un nuovo modello di sviluppo».
Dal palco della Festa dell’Unità la segretaria pd attacca subito le affermazioni in difesa della libertà di espressione del generale Vannacci fatte «non solo», dice, da Giovanni Donzelli al Corriere : «Qui non si tratta di osservanza alla Costituzione. Qui siamo davanti ad affermazioni che negano i principi costituzionali, in particolare di uguaglianza e di non discriminazione. Non riteniamo sufficiente la destituzione dall’incarico del generale. Serve che parta al più presto il provvedimento disciplinare. Credo che le forze armate abbiano il compito di tutelare la cittadinanza tutta e mi chiedo come possa essere compatibile servire nell’esercito con espressioni discriminatorie di persone che non sono cittadini di serie B. La Costituzione non dà diritto di cittadinanza al diritto all’esistenza di alcune persone».
Parte il primo applauso dei militanti.
SCHLEIN a castiglione del lago
Poi attacca sul caro prezzi e benzina: «Giorgia Meloni faceva video in cui contestava le accise sulla benzina. Adesso le ha aumentate». All’unisono, a distanza, con il leader M5S, Giuseppe Conte, che parla di «indegno bottino sottratto agli italiani». E poi la leader pd propone: «Noi chiediamo che con l’extragettito di due miliardi incassato si paghino misure a sostegno delle fasce più fragili». Altri applausi.
elly schlein
ELLY SCHLEIN
(...)