mustier
Dagoreport
Entro giovedì prossimo si saprà se il Fondo Aabar parteciperà al maxi-aumento da 13 miliardi di capitale di Unicredit. Al momento, le possibilità che gli emiratini partecipino sono all’80%. A sbloccare l’atteggiamento avrebbe contribuito (e non poco, vista la mentalità araba) il viaggio fatto da Jean-Pierre Mustier dalle parti di Abu Dhabi.
FONDO Aabar
Nell’incontro l’amministratore delegato avrebbe offerto la massima disponibilità ad accogliere tutte le richieste arabe. A partire dalla formazione del nuovo CdA per finire alla definizione della distanza dal governo.
mohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolo
In particolare, Mustier avrebbe garantito di fare pressioni su Mediobanca affinchè la smetta di fare concorrenza nel retail ad Unicredit (Chebanca!). Agli interlocutori arabi avrebbe riferito di essere fiducioso di convincere Piazzetta Cuccia a sostenere maggiormente Unicredit.
Ma c’è un uomo che lega Unicredit all’Alitalia. Ed è Luca Cordero di Montezemolo, vice presidente della banca e presidente della compagnia aerea. Di certo lascerà il cda dell’istituto di credito. E gli emiratini cominciano anche ad avere seri dubbi su Luca-Luca. Soprattutto dopo le ultime vicende.
MONTEZEMOLO HOGAN
Dalle parti di Abu Dhabi sono pronti a riconoscere i propri errori, soprattutto quelli di James Hogan con Alitalia. Ma nei contatti con il governo italico avrebbero rinfacciato il mancato rispetto di determinati impegni. Gli emissari di Roma sono caduti dalle nuvole quando hanno scoperto qual era il tipo di impegni: non li abbiamo mai presi, hanno detto ai negoziatori di Ethiad. E chissà perché le parti hanno convenuto che ad asumere quel tipo di impegni era stato proprio Montezemolo…
alitalia etihad