Massimo Falcioni per www.tvblog.it
MYRTA MERLINO BUCA L'ARRIVO DI DRAGHI AL QUIRINALE E SI DISPERA
E due. Myrta Merlino buca ancora l’ingresso del presidente del Consiglio al Quirinale. Il motivo? Sempre lo stesso: la pubblicità. Il 26 gennaio scorso la conduttrice de L’Aria che tira era andata a nero poco prima di mezzogiorno, rientrando proprio mentre l’auto con a bordo Giuseppe Conte varcava i cancelli. Stavolta invece la beffa è più cocente, perché il protagonista in questione era Mario Draghi che, a sorpresa, è arrivato con sei minuti d’anticipo rispetto all’orario prestabilito.
La Merlino aveva annusato il rischio: “Io farei una cosa, andrei in pubblicità subito così evitiamo di perderci la macchina di Draghi”. Al rientro in onda, però, tutto era avvenuto. Ecco allora la padrona di casa pronta a mostrarsi con un fazzoletto tra le mani, fingendo di asciugare le lacrime.
MARIO DRAGHI ARRIVA AL QUIRINALE
“Ho avuto un momento di disperazione, vi dico la verità, perché per la seconda volta l’entrata dell’auto al Quirinale, prima di Conte e oggi di Draghi, me la sono persa. Non ci posso credere. Sono andata prima in pubblicità […] mannaggia la miseria. È entrato con la bellezza di sei minuti di anticipo, fregandomi completamente”.
SERGIO MATTARELLA MARIO DRAGHI
Uno scivolone coperto da una buona dose di autoironia, con la Merlino capace di uscire dall’angolo con oggettiva maestria. La conduttrice rimanda quindi le immagini dell’ingresso in differita, salvo poi minacciare scherzosamente l’inviato Andrea Milluzzi: “Sei licenziato”. Lui abbozza e sta al gioco: “Sì Myrta, cercherò un impiego”.
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MYRTA MERLINO
Quello delle interruzioni pubblicitarie è un fastidio con cui tutti sono costretti a fare i conti in una fase in cui gli aggiornamenti arrivano senza sosta. Enrico Mentana, durante le sue lunghe maratone, tende a gestire le pause, accumulando gli spot in momenti morti, così da non essere disturbato nei passaggi clou. In soccorso, tuttavia, possono sempre subentrare i riquadri ‘live’, da mantenere sullo schermo anche durante la réclame. Un escamotage che a L’Aria che tira, stranamente, non sfruttano mai.