Marco Giusti per Dagospia
IL CAST DI NON C E CAMPO
Se passate per Scorrano, vero paesino del Salento, ricordatevi che non c’è campo. Sul serio. Ecco, questa l’idea che sostiene più o meno tutto il nuovo film di Federico Moccia, appunto, Non c’è campo, scritto assieme a Chiara Bertini e Francesca Cucci. In pratica. Cosa capita se un’intera classe di studenti romani che vivono sui social, attaccati al cellulare, arrivano in un paesino e scoprono che non c’è campo? Moccia, che non girava un film dai tempi di Universitari – Molto più che amici, e non era andato benissimo, torna a parlare i linguaggi giovanili e ci inserisce una situazione alla Perfetti sconosciuti.
Possiamo anche arricciare le sopracciglia di fronte al cinema popolare di Moccia, ma gli va riconosciuto che, almeno in altri tempi, ha saputo intercettare i gusti del pubblico giovanile, diciamo, meno intellettuale, più semplice. Farlo coi social e i telefonini è più difficile, perché l’idea di Perfetti conosciuti era vincente perché sapeva far funzionare un certo tipo di commedia, proprio chiusa in un appartamento, con tanti personaggi che grazie ai cellulari scoprono delle verità che non sapevano gli uni degli altri.
IL CAST DI NON C E CAMPO
I messaggini, in pratica, rovesciavano le situazioni e ne aprivano di nuove. In questo caso, invece, siamo in un film, in fondo, vacanziero-vanziniano con il ricasco a Roma tra chi è rimasto, dove la mancanza di campo, e la lontananza dalla città, può al massimo provocare qualche scopata e amorazzo imprevisto. Ma la trovata iniziale, soprattutto perché giocata con il linguaggio crudo dei ragazzetti (“Ammazza che figa!”, ecc), non è male.
Neva Leoni
E anche il gruppo dei giovani protagonisti, Beatrice Arnera, Mirko Trovato, Caterina Biasiol e Leonardo Pazzagli sono quelli in viaggio, Eleonora Gaggero quella rimasta a Roma, la strabordante Neva Leoni la ragazza locale, non è male. Un po’ ridicola, invece, l’idea che la bella professoressa Laura, Vanessa Incontrada, sposata con una marito traditore, ovviamente Gian Marco Tognazzi, muova un’intera classe romana, scortata dalla collega Alessandra, Claudia Potenza, nel ruolo della secchiona single occhialuta alla Franca Valeri, per portarli nello studio dell’artista plastico Gualtiero Martelli, cioè Corrado Fortuna, in quel della Puglia.
IL CAST DI NON C E CAMPO
“Il mio è un discorso basato sull’imperfezione” spiega Gualtiero Martelli agli studenti e alla professoressa adorante. Gualtiero è artista talmente imperfetto che non si capisce nemmeno bene cosa faccia come sculture. Però, anche giustamente, ci prova da subito con la professoressa milfona. Altrimenti che ci fa a Scorrano, dài? Intanto a Roma, grazie a un whatssapp sbagliato, Virginia, Eleonora Gaggero, la bella figlia della professoressa, scopre che il padre tradisce la mamma con una sciura dei Parioli proprionientedechè.
IL CAST DI NON C E CAMPO
Inoltre, la stronza lo vuole anche sputtanare per averlo tutto per sé. Dramma… Virginia si chiude a casa della nonna, credo sia Marzia Ubaldi, ottima. Per fortuna, i ragazzi scoprono che in cima a un palazzo di Scorrano, finalmente prende… insomma qualche tacca ci sta… e le cose cambiano…
Ma, intanto, quella carica d’ansia che non riusciva a parlare col ragazzo a Roma, ha già scopato con un compagno di classe in un fienile… Il resto ve lo vedete al cinema. Che dire? Neva Leoni, scoperta vanziniana, è prorompente. Claudia Potenza con gli occhiali fa ridere. Vanessa Incontrada è un po’ imbarazzata. Le ragazze del film non sono male, ma la danno via un po’ troppo facilmente. Detto questo Moccia ormai è un classico. Cioè se fosse un film più complesso o migliore non sarebbe più Moccia… In sala dal 2 novembre
IL CAST DI NON C E CAMPO