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    "SCOPOPHILIA" - NAN GOLDIN SI RINCHIUDE AL LOUVRE PER MESI CERCANDO "SCOPOFILIACAMENTE" CORPI E DESIDERI, VIOLENZA E DEFORMAZIONE, AMBIGUITÀ E PERVERSIONE E NE ESCE PIÙ DISSOLUTA CHE DAI BASSIFONDI NEWYORKESI


     
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    Alessandra Mammì per Dagospia

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    Passa il tempo anche per Nan Goldin che arriva a Roma il 21 marzo insieme alla primavera per portare da Gagosian l'ultima fatica. Nan, ex cattiva ragazza cresciuta, cambiata, invecchita e dalle eroiche e disperate "Ballad of sexual dependency" passata alla "Scopophilia" che per lei è greco e significa amore del guardare.

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    Voyerismo alto, da esercitare al Louvre. Dove Nan si è rinchiusa con profitto per mesi, cercando "scopofiliacamente" corpi e desideri, violenza e deformazione, ambiguità e perversione. Insomma quello che cercava e trovava nella New York anni Novanta, tra trans e famigliole dissestate, donne picchiate e volti gonfi e blu, androginie, anoressie, alcool eroina e dipendenze d'ogni genere e natura.

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    Molto più di questo nasconde il Louvre a cercar bene come sa cercare lei che vede Narciso affogato in se stesso, Tiresia che cambia sesso per provare il piacere al femminile, Cupido e Psiche in pedofili abbracci, l'"Origine du monde" di Courbet a gambe aperte che ancora fa il suo, maschi glutei in chiaroscuro accademico e primo piano.

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    Saffici e sudati abbracci delle donnone scarmigliate dipinte da Courbet. Sexual Dependency eterna ma santificata dalle cornici d'oro, neutralizzata dalle audioguide, evirata dai tour operator. Nan invece che non è turista medio, persa nel Louvre, ne esce più dissoluta che dai bassifondi newyorkesi.

    Tanto che per stemperare il tasso erotico del museo più visitato al mondo, alterna Tintoretto e Ingres a foto di famiglia e di amici in fondo molto più casti e tranquilli delle Susanne con vecchioni guardoni o Veneri desnude, poppute e rosee a cui si aggrappano paffutelli cupidi affamati di amore. E noi invece tutti qui, con la guida in mano e le cuffie in testa a guardare il sesso vero e scatenato degli antenati. Proprio vero: non resta che la scopophilia.

     

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