Michele Mazzeo per “Libero Quotidiano”
mertens
Bomber, pubblico e punti cercasi disperatamente. È questo il leitmotiv che accompagna la vigilia del match di stasera (ore 20.30, Sky) tra il Napoli di Carlo Ancelotti e il Torino di Walter Mazzarri. A caccia dei tre punti i partenopei che vogliono rispondere alla Juve portatasi momentaneamente a +14 dopo la vittoria di venerdì contro il Frosinone: un pari o, peggio, una sconfitta renderebbe invece quasi inesistenti le già poche chance di ricucire il gap in classifica.
Tre punti che farebbero comodissimo anche ai granata, che rischiano di veder allontanarsi le due romane, già distanti quattro lunghezze, con la Lazio (senza dieci giocatori, infortunati) che oggi sarà di scena a Marassi ospite del Genoa di Prandelli e la Roma che invece chiuderà il turno di campionato affrontando domani il Bologna di Mihajlovic all' Olimpico: Mazzarri chiede di non dare una mazzata alle speranze di restare in corsa per un posto in Europa.
belotti
Tante dunque le motivazioni per entrambe le compagini che non sembrano però attirare il pubblico. Al San Paolo: sono previsti circa 16mila spettatori, un numero che se confermato sarebbe il record negativo e andrebbe ad aggiornare il poco lusinghiero primato stabilito appena quindici giorni fa contro la Sampdoria, quando furono 19.455 gli spettatori a salutare Marek Hamsik, trasferitosi in Cina.
ADDIO AI TENORI
belotti
E dunque, dopo l' addio all' ultimo dei "tre tenori" (Hamsik, Cavani, Lavezzi) nemmeno il ritorno a Napoli di quel Mazzarri che li "ideò" e capace di riportare un trofeo nella bacheca partenopea (la Coppa Italia 2011/2012) dopo 25 anni né tantomeno la prima casalinga da neocapitano di Lorenzo Insigne sembrano attirare allo stadio i supporter azzurri, in piena e aperta polemica con il presidente De Laurentiis
mertens
Ma il match di questa sera, oltre ai tanti spunti già citati, offre anche una sfida tra due attaccanti che non stanno attraversando un periodo felice, almeno per quel che riguarda la fase di finalizzazione. Da un lato ci sarà infatti Dries Mertens, lontano parente dell' attaccante ammirato nella gestione Sarri, che apparentemente soffre la concorrenza con il ritrovato Milik che non lo rende più un titolare inamovibile. Dall' altro Andrea Belotti che, seppur non difetti per sacrificio ed apporto alla squadra, fatica a riconfermarsi quale bomber implacabile capace di convertire in rete quasi tutti i palloni servitigli sui livelli di due stagioni fa.
mertens 3
Entrambi sono ancora a secco di gol nel 2019: un centro nelle ultime dieci apparizioni tra campionato e coppe per il belga, due invece per il capitano del Toro.
VITTIME PREFERITE
La loro ultima rete risale al 29 dicembre scorso e dunque entrambi sono in cerca della svolta contro un avversario storicamente molto gradito: il folletto belga proprio contro i granata nel dicembre 2016 siglò addirittura un poker, mentre il Gallo avrà difronte delle sue vittime preferite avendo già "alzato la cresta" contro i partenopei in cinque occasioni (quattro delle quali al San Paolo).