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    NAPOLITANO ALLA SBARRA (COME TESTIMONE): LA PROCURA DI PALERMO LO CITA NEL PROCESSO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA


     
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    Salvo Palazzolo per http://palermo.repubblica.it

    NICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANONICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANO

    C'è anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fra i 176 testimoni che i pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene, Roberto Tartaglia e Vittorio Teresi vogliono ascoltare nel processo per la trattativa Stato-mafia.

    IL PM NINO DI MATTEOIL PM NINO DI MATTEO

    In ordine "alle preoccupazioni espresse dal suo consigliere giuridico Loris D'Ambrosio nella lettera del 18.6.2012 (pubblicata su "La Giustizia. Interventi del Capo dello Stato e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. 2006 -2012") concernenti il timore del dottor D'Ambrosio "di essere stato considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi", e ciò nel periodo tra il 1989 e il 1993". Così hanno scritto i magistrati nella lista testi depositata nella cancelleria della Corte d'assise.

    GIORGIO NAPOLITANO E LORIS D'AMBROSIOGIORGIO NAPOLITANO E LORIS D'AMBROSIO Antonio IngroiaAntonio Ingroia

    La Procura di Palermo chiama a testimoniare anche il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani: "In ordine alle richieste provenienti dall'imputato Nicola Mancino aventi ad oggetto l'andamento delle indagini sulla cosiddetta trattativa, l'eventuale avocazione delle stesse e/o il coordinamento investigativo delle Procure interessate".

    GIANFRANCO CIANI CON NAPOLITANOGIANFRANCO CIANI CON NAPOLITANO

    I pm vogliono ricostruire il contesto in cui maturarono le telefonate fra Nicola Mancino e il consigliere giuridico del Quirinale Loris D'Ambrosio, che sono finite agli atti del processo per la trattativa perché l'ex ministro dell'Interno era intercettato dai magistrati di Palermo. Mancino si lamentava per "il mancato coordinamento" delle indagini sulla trattativa. Dopo una lettera del segretario generale della Presidenza della repubblica, il procuratore generale della Cassazione aveva convocato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.

     

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