Estratto dell’articolo di Natalia Aspesi per “la Repubblica”
Natalia Aspesi
Oggi le prede che potevano concupire Kevin Spacey (o essere da lui concupite) l’hanno lasciato un po’ ciccio, come può esserlo a 64 anni uno che ha passato anni brutti tra gente bruttissima, a spiegare che quelle cose là lui non le aveva proprio fatte, per lo meno con loro. Proprio a Londra, dove era stato a dirigere l’Old Vic in tempi quasi remoti, dal 2003 al 2009, quando gli allora giovanetti da lui avvicinati dicevano di essersi addormentati mentre lui ne faceva di ogni colore e loro continuavano a dormire. […] ora le signore possono singhiozzare contente: innocente!
FRANK UNDERWOOD 2024
Anche lui, pover’uomo, di quei lontani passaggi tra giovanotti non aveva più memoria, ma il MeToo, vindice, che non fa differenze tra uomo, donna o altro, si è abbattuto su di lui per almeno cinque anni di umiliazione e vuoto: niente sesta puntata dell’appassionante Underwood per Netflix, niente Tutti i soldi del mondo in cui, sostituito da Christopher Plummer, doveva essere l’avaro miliardario Jean Paul Getty.
Niente soprattutto Gore, prodotto da Netflix, sulla aristocratica vita di Gore Vidal, grande scrittore omosessuale americano, già girato ma messo in cantina. E in più, tanto per dire il suo momento di disperazione, si è lasciato mettere in un film di Franco Nero, L’uomo che disegnò Dio, scomparso in un baleno.
kevin spacey in tribunale a londra. 1
Riuscirà il grande attore Spacey a tornare a galla, mentre nel frattempo gli attori si son messi a scioperare e al cinema vanno ormai i novantenni? I tempi cambiano in un baleno. Adesso anche il MeToo, dopo aver raggiunto picchi estremi (quale quello di mandare in galera un buon giovane che ti diceva “che bel sedere”), sta un po’ in affanno. Ma pochi anni bastano a rendere vecchia una bella idea, a renderla frusta?
Parliamo adesso delle vere protagoniste, le donne per cui il MeToo è nato. In un bell’articolo su Repubblica, Arianna Farinelli ricorda come il codice penale italiano, 609 bis, prevede che oggi il reato di stupro sia necessariamente legato alla violenza e non al rapporto sessuale senza consenso.
kevin spacey in tribunale a londra.
Sinceramente, e con tutta la buona volontà, è difficile pensare a una folla presente al fattaccio, che sostenga che ha ragione lei o ha ragione lui, col consenso o senza consenso. È dall’estate del 2019, quasi quattro anni, e da qualche settimana che ci si chiede se Ciro Grillo (con processo avviato) e Leonardo Apache La Russa (ancora a indagine) siano colpevoli o no, ed è probabile che le sentenze ci saranno quando i due saranno lieti nonni: […]
Poi altre cose sono di molto cambiate. Secondo il Pd si sono raddoppiati i queer che le donne neanche le vedono, una massa immensa di influencer maschi e non solo loro ha imparato a depilarsi tutto e se non sembri un leone perché dovresti perdere tempo con una signorina? Ma poi dove sono finite le giovani timide che nulla sanno della vita e nessuno gli ha detto di tenerla ben stretta sino alle sante nozze, guarda la povera Maria Goretti?
kevin spacey in tribunale a londra
Si sa che oggi va di moda, anche in piena estate, uscire di casa a mezzanotte per andare a divertirsi nei luoghi giusti (come Apophis a Milano) sino alle 7 del mattino. Non per niente i giovani in vacanza al mare sanno che l’abbronzatura è del tutto fuori moda. È che passare la notte fuori può essere anche un po’ noioso e puoi passare al petting (che parola anziana!), giusto sino a quando ti accorgi che non va bene, la ragazza in quel momento, o dando spintoni, dice di no che è no ma può anche essere sì. Sì sì o sì no?
kevin spacey a processo a londra
Forse il momento in cui stare insieme, in una bella notte di estivo tifone a 40 gradi con vento che sradica gli alberi, diventa da cose carine a stupro. Forse sì, forse no? MeToo è nato contro i produttori che pretendevano di portarsi a letto le ragazze che poi diventavano dive. Oggi quel tempo è già […] finito, il numero di film, per esempio in Italia, che poi nessuno va a vedere, è in parte fatto da registi ignoti, spesso più o meno inutili e malamente finanziati. La 80esima Mostra di Venezia, che si svolgerà dal 30 agosto con la direzione di Barbera, promette di essere un ritorno al grande cinema, come se tutto tornasse come prima. Chissà il MeToo.