Giuseppe Nigro per gazzetta.it
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“Pirlo è e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%. Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state”. Il vicepresidente della Juventus Pavel Nedved parla in un’intervista a Dazn del momento più difficile della stagione bianconera, toccando gli argomenti più caldi.
A partire dal tecnico scelto in estate. “Volevamo fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, le difficoltà erano previste. Siamo molto tranquilli, sulla via che volevamo e manteniamo questa strada. Ha tutto per diventare un grandissimo allenatore”.
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“Ronaldo per me non si tocca, ha un contratto fino al 30 giugno 2022 e rimarrà. Quello che succederà dopo si vedrà”, dice Nedved blindando di fatto il futuro bianconero di CR7. “Cristiano Ronaldo, sia a livello tecnico che di immagine, ci ha dato uno slancio verso l’olimpo del calcio. Sul suo livello tecnico, non si può dire nulla: ha segnato più di 100 gol in 120 partite e, inoltre, ci ha trascinato in Champions. È un ragazzo molto semplice, anche se dall’esterno potrebbe non apparire così. E’ il prototipo di un giocatore moderno che con un talento immenso e con tantissimo lavoro ha raggiunto degli obiettivi incredibili”.
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Gli interrogativi sul futuro toccano anche Paulo Dybala: “Ci è mancato. Credo che quest’anno non abbia disputato più di 800 minuti con noi: sono pochissimi. La sua presenza ci garantirebbe varianti offensive e gol che ovviamente ci sono mancati fin qui. Ha un contratto di un altro anno e non ho altro da aggiungere a quello che hanno già detto il direttore Paratici e il presidente Agnelli. Ma è chiaro che alla Juventus valutiamo ogni opportunità di mercato”.
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SARRI, ALLEGRI E CONTE — Nedved ha parlato anche degli ultimi allenatori della Juventus: “Maurizio Sarri è un grandissimo professionista e un grandissimo allenatore. Il feeling è stato buono, non ci sono state le premesse per continuare a lavorare tutti insieme. Ma, anche qui, tutto è stato condiviso”. E su Max Allegri: “Mi hanno fatto piacere le parole di Max. Lui ha vissuto con noi anni bellissimi, abbiamo condiviso soprattutto delle gioie, lui ha fatto la storia della Juve. Credo che la nostra separazione sia arrivata in modo naturale e per questo non c’è alcun pentimento”.
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È un ex anche Antonio Conte, con cui di recente c’è stata qualche scintilla: “La rivalità c’è e ci sta sempre ma deve rimanere tale, in amicizia. Non ho nessun messaggio per Antonio. Conte è stato preso dall’Inter per vincere e lui lo sa fare. Adesso è dieci punti avanti e ha l’obbligo di vincere, lo sa anche lui. Se sta costruendo come ha fatto alla Juve? Può essere, anche perché è con Beppe Marotta e so come lavorano loro due insieme. Anzi, ho saputo che è guarito: sono molto contento per lui. Marotta per tutti noi è stato un grandissimo maestro. Siamo contenti per loro”.
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