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    NEGAZIONISTI E COMPLOTTISTI VARI HANNO TROVATO LA NUOVA BATTAGLIA COMUNE: IL RISCALDAMENTO GLOBALE – SUI SOCIAL E SUI MEDIA SI FA SENTIRE IL FRONTE DI CHI NEGA LA NECESSITÀ DI AGIRE SULLA CRISI DEL CLIMA AL GRIDO DI “D'ESTATE HA SEMPRE FATTO CALDO” – DAL COMUNISTA RIZZO AL LEGHISTA BORGHI, FINO AL MELONIANO MALAN: TUTTI IMPEGNATI NELLA BATTAGLIA CONTRO IL “FANATISMO ULTRA-ECOLOGISTA”


     
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    Estratto dell'articolo di Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it

     

    caldo italia caldo italia

    […] Passano le stagioni politiche, passa la crisi del momento e in prima fila a suonare il controcanto al cosiddetto mainstream ci sono sempre loro, con pochissime defezioni di volta in volta. Che sia la battaglia contro l'euro, che siano le teorie contro l'immigrazione, che siano i dubbi contro i vaccini e la gestione della pandemia, che sia le denuncia contro il politicamente corretto e la "teoria gender", che sia una certa sensibilità alle ragioni della Russia, che sia infine l'irrisione attorno all'emergenza ambientale, i protagonisti della propaganda "antisistema" non se ne perdono una.

     

    Tutti più o meno posizionati nell'area sovranista di destra, con qualche aggancio nel mondo liberista o di "sinistra" incarnato dal neocomunista Marco Rizzo.

     

    claudio borghi 7 claudio borghi 7

    […]  Sul riscaldamento climatico su giornali, televisioni e social è tutto un darsi di gomito: ha sempre fatto caldo d'estate, punto. Rizzo ci ha messo un pizzico di fantasia in più allegando una prima pagina della Domenica del Corriere del 1952, donna in cucina e marito su una sedia morto dal caldo col ventaglio. «Anche 71 anni fa in Italia in estate faceva caldo - scrive su Twitter - Ma a nessuno veniva in mente di obbligarti a rottamare la tua auto né a seguire bizzarre mode volute dalla finanza e dalle multinazionali».

     

    marco rizzo marco rizzo

    Le riflessioni di Paolo Del Debbio sulla Verità vengono titolate con un sobrio "così si smontano le balle degli ecoimbecilli", l'ineffabile neofascista Francesca Totolo si trasforma in cabarettista: «La siccità dovuta al cambiamento climatico di origine antropica colpì anche i Maya: troppe puzzette dei chihuahua».

     

    E poi: Nicola Porro, Vittorio Feltri, Daniele Capezzone, Francesco Storace, Claudio Borghi, solo per citare i più attivi. Gli antisistema che conducono trasmissioni in tv e stanno al governo indicano la rotta del momento e il popolo dei nickname va dietro a ruota, per combattere «il fanatismo ultra-ecologista», citando le parole di Giorgia Meloni al comizio dell'estrema destra spagnola di Vox, pochi giorni fa.

     

    roma caldo roma caldo

    […] Un report dal titolo ‘Deny, Deceive, Delay’ ha mostrato come da quando Elon Musk ha acquisito Twitter sono aumentati i post fuorvianti sui cambiamenti climatici. Un po' perché il fondatore di Tesla ha riaperto il social a chi era stato bannato perché spacciava false notizie, un po' perché deve essere cambiato qualche algoritmo: Marc Morano, uno dei più attivi negazionisti climatici americani sui social, in un’intervista del dicembre 2022 ammise che «il mio account Twitter e molti altri che si oppongono alla visione climatica del “consenso” hanno tutti aumentato notevolmente la visibilità da quando Musk ha preso il controllo di Twitter. Qualunque cosa Musk stia modificando, spero che continui così».

     

    lucio malan e i meloniani contro francesco boccia lucio malan e i meloniani contro francesco boccia

    Conquistare Twitter è fondamentale: ci passano molto tempo politici, giornalisti, studiosi, personaggi famosi. Il mondo che orienta il dibattito pubblico. E guarda caso in occasione di eventi pubblici internazionali dove gli Stati sono chiamati a prendere decisioni sulla questione ambientali, decine di migliaia di account aumentano la propria produzione di contenuti contro la "truffa climatica". Con ad esempio il capogruppo di Fdi al Senato Lucio Malan che "copia" tweet anti-ambiente di colleghi polacchi.

    vittorio feltri vittorio feltri

     

    Eppure il nodo che spiega queste connessioni nazionali e internazionali è eminentemente politico, considerato che ad esempio Steve Bannon – ideologo di Donald Trump, pensatore corteggiato da Matteo Salvini e Meloni – con il suo Breitbart news promosse il negazionismo climatico, oltre che suprematismo bianco, razzismo e misoginia. […]

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