• Dagospia

    PIÙ PIL PER TUTTI! - NEL 2021 L’ECONOMIA ITALIANA È CRESCIUTA DEL 6,5%, È IL DATO PIÙ ALTO DAL 1976 (MA PER TROVARE UN TRACOLLO COME QUELLO DEL 2020 BISOGNA ANDARE INDIETRO AL 1946) - NEL QUARTO TRIMESTRE DELLO SCORSO ANNO IL PIL È SALITO DELLO 0,6% RISPETTO AI TRE MESI PRECEDENTI - LE RETRIBUZIONI CRESCONO (0,6%) MA NON TENGONO IL PASSO DELL’INFLAZIONE (+1,9%)


     
    Guarda la fotogallery

    1 - ISTAT: PIL 2021 +6,5%

    daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

    (ANSA) - L'economia italiana è cresciuta del 6,5% nel 2021. Lo certifica l'Istat. La variazione acquisita del Pil per il 2022 è +2,4%. Il dato per il 2021 è corretto per le giornate lavorative e destagionalizzato rispetto al 2020, quando l'economia italiana aveva subito un crollo di quasi il 9%. (ANSA).

     

    2 - ISTAT: CRESCITA 2021 PIÙ ALTA DAL 1976

     (ANSA) - Per trovare un tasso di crescita pari al 6,5% registrato nel 2021, "bisogna andare indietro al 1976, circa 45 anni fa". lo ha detto Giovanni Savio, direttore centrale della contabilità nazionale dell'Istat, durante una conferenza stampa sui dati di crescita pubblicati oggi. I

    INFLAZIONE INFLAZIONE

     

    stat ha comunque precisato che, sulla base delle serie storiche dell'Istat che vanno indietro fino al 1995, si tratta della crescita più alta di sempre. Viceversa - ha spiegato Savio - occorre andare indietro alla seconda guerra mondiale per trovare un dato del Pil tanto negativo come il 2020.

     

    3 - ISTAT: NEL 4/O TRIMESTRE PIL +0,6%, SOPRA PREVISIONI

    (ANSA) - Nel quarto trimestre 2021 l'economia italiana ha registrato una crescita dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti, e del 6,4% su base annua. Lo comunica l'Istat nella sua stima flash, che risulta superiore a gran parte delle previsioni e indica un'espansione sia nell'industria che nei servizi. "Dal lato della domanda - spiega 'Istat - vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta".

     

     

    daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

    4 - ISTAT: CRESCITA RETRIBUZIONI 2021 +0,6%,CALA POTERE ACQUISTO

     (ANSA) - Nella media del 2021, l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è cresciuto dello 0,6% rispetto all'anno precedente. Lo comunica l'Istat, sottolineando al contempo la salita dell'inflazione nel corso dell'anno appena chiuso (in media +1,9%).

     

    "Alla luce della dinamica dei prezzi al consumo, in forte accelerazione nella seconda metà dell'anno e pari a circa tre volte quella retributiva, si registra anche una riduzione del potere d'acquisto", commenta l'Istat. Nel solo mese di dicembre 2021, l'indice delle retribuzioni contrattuali registra un aumento dello 0,1% rispetto a novembre e dello 0,7% rispetto a dicembre 2020.

    inflazione 5 inflazione 5

     

    Alla fine di dicembre 2021, indica l'Istat, i 41 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 47,9% dei dipendenti, circa 5,9 milioni, e corrispondono al 47,7% del monte retributivo complessivo. Nel corso del quarto trimestre dell'anno sono stati recepiti 3 accordi (carta e cartotecnica, farmacie private e trasporto aereo-vettori) e nessun contratto è scaduto.

     

    I contratti in attesa di rinnovo a fine dicembre 2021 scendono quindi a 32 e coinvolgono circa 6,4 milioni di dipendenti, il 52,1% del totale (100 mila in meno rispetto al dato di fine settembre). Il tempo medio di attesa di rinnovo, per i lavoratori con contratto scaduto, nel corso del 2021 è passato dai 20,9 mesi di gennaio ai 31,3 mesi di dicembre.

     

    inflazione 3 inflazione 3

    Per quanto riguarda l'indice mensile delle retribuzioni contrattuali a dicembre 2021 (+0,1% rispetto a novembre 2021 e +0,7% rispetto a dicembre 2020) in particolare l'aumento tendenziale ha raggiunto l'1,2% per i dipendenti dell'industria, lo 0,8% per quelli dei servizi privati, mentre è stato nullo per la pubblica amministrazione.

     

    Nel dettaglio, gli aumenti tendenziali più elevati riguardano il settore delle farmacie private (+3,9%), delle telecomunicazioni (+2,5%) e del credito e assicurazioni (+2,0%); nessun incremento per edilizia, commercio, servizi di informazione e comunicazione e P.a

    DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

     

    MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport