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    FIRENZE BUCAIOLA - IN UN APPARTAMENTO DEL CENTRO, SETTE UOMINI CI DANNO DENTRO CON UN’ORGIA GAIA A BASE DI COCAINA - I VICINI, INFASTIDITI DAGLI SCHIAMAZZI, CHIAMANO LA POLIZIA E QUANDO GLI AGENTI ARRIVANO SUL POSTO TROVANO UN 54ENNE ITALIANO, UN 20ENNE MAROCCHINO, UN PAIO DI GRAMMI DI “NEVE” E CRACK - E NELLA CAMERA DA LETTO ALTRI 5 MASCHIONI SI STAVANO…


     
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    COCAINA COCAINA

    G.Sp. per https://www.lanazione.it

     

    Basta un poco di coca e la festa va giù...Bandita ogni inibizione. Chi c’è, c’è. E è così che nella quiete domenicale un normale di controllo di polizia ha portato alla scoperta di un po’ di stupefacente usato come additivo per un festino a base di sesso: sette uomini sette impegnati, non è chiaro, se in una gang bang – detta comunemente ammucchiata – in cui uno fa sesso con più partner, non necessariamente di sesso opposto, insomma uno è al centro dell’attenzione degli altri; o se in un’orgia, sesso di gruppo. Imbarazzo reciproco, ma nessuna conseguenza penale: soltanto l’animatore della festa è stato denunciato per detenzione di droga ai fini di spaccio.

     

    Viale don Minzoni, ore 16. La centrale invia agenti per un controllo. Segnalati schiamazzi, rumori. In zona peraltro mesi fa ci sono stati diversi episodi preoccupanti. Perfino una sparatoria, in aria ma con armi vere.

     

    COCAINA COCAINA

    Comunque: la polizia procede ad un controllo in un palazzo. Troppi i rumori, troppo il caos proveniente da un appartamento: rompono la quiete della domenica. E si poi che la partita della Fiorentina è già finita. Gli agenti salgono e si fermano al pianerottolo dell’appartamento degli schiamazzi: aspettano che esca qualcuno. Esce un uomo, lo controllano, ha 53 anni, italiano, e pare agitato di fronte alle divise. La porta di casa resta socchiusa: dietro una sagoma, l’ombra di una persona. Soprattutto l’occhio dei poliziotti si allunga su un tavolo, sopra ci sono dei pacchettini.

     

    «Tranquilli, non è niente, roba mia» prova a spiegare il 53enne, subito mettendosi in tasca i tre involucri afferrati al volo dal tavolo. Glieli fanno naturalmente tirare fuori e salta fuori la droga: cocaina, neve, o bianca signora che dir si voglia. Poca, circa un paio di grammi, ma di ottima qualità.

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    Abbastanza per divertirsi. c’è da fare un controllo più accurato: potrebbe esserci altra roba. Gli agenti entrano e fermano l’«ombra» dietro alla porta, un 20enne marocchino.  Si addentrano nella penombra della casa. Ora i ‘rumori’ si sono attenuati: si sentono però passi lievi, gridolini, voci soffuse. Arrivano fino alla zona notte: in camera c’è il gruppetto di amici: tutti, si sarebbe detto una volta, in costumi adamitici.

     

    Nudi alla meta, insomma. Imbarazzo generale, un invito a ricomporsi, anche se all’interno di casa uno fa (quasi) quello che vuole. I poliziotti identificano gli altri presenti (41, 31, 37, 23, 49, 47 anni) perché comunque è circolata cocaina. Denunciati il 53enne per detenzione, il marocchino per la cessione. E poi vengono ritrovate bottiglie di plastica e ammoniaca liquida: questa, associata alla coca origina il free-base, o crack.

     

    I due elementi insieme in una soluzione idrica ‘puliscono’ la coca delle sostanze da taglio: ne scaturisce sostanza più potente e devastante. C’è più principio attivo. La coca insieme all’ammoniaca si scalda a 98° e la base libera precipita sotto forma di pasta. Essiccata, viene triturata e inalata in recipienti riscaldati: pipe speciali, o tramite bottiglie di plastica con cannuccia, o lattine. Fumare coca così dà effetti immediati e più potenti. Può causare danni alle vie respiratorie ed ai polmoni. E’ una delle dipendenze psicologiche più devastanti.

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