• Dagospia

    SERVIVA LO SGUARDO DELL’EST PER CAPIRE LA RUSSIA - NEL LIBRO “LA CORTINA DI VETRO” MICOL FLAMMINI SPIEGA QUANTO L'OCCIDENTE SIA STATO MIOPE NEL NON COMPRENDERE LA MINACCIA DI MOSCA PERCHE’ SI E’ ILLUSO DI AVER INGABBIATO IL CREMLINO: “NEL 1989, BRUXELLES E WASHINGTON SI ILLUDEVANO DI AVER CANCELLATO LA CORTINA DI FERRO, MENTRE LE CAPITALI DELL'EST SAPEVANO BENE CHE LA STAVANO SOLO SPOSTANDO E CHE LA RUSSIA AVEVA CONTINUATO A PERCEPIRE IL COLLASSO DEL SUO MONDO COME UN'UMILIAZIONE E UN'INGIUSTIZIA, AFFLITTA DA UNA NOSTALGIA CHE NESSUN ALTRO PEZZO DELL'EX URSS PROVAVA…”


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

     

    MICOL FLAMMINI MICOL FLAMMINI

    Per anni, nei discorsi che se ne facevano – non spessissimo – in Europa, erano rimasti "i Paesi dell'Est". Una definizione geograficamente e politicamente confusa, ma sottilmente sprezzante, che infilava mondi diversi in un unico pregiudizio di nomi impronunciabili, storie sanguinose, confini mobili, povertà infelice e memoria cancellata.

     

    MICOL FLAMMINI - LA CORTINA DI VETRO MICOL FLAMMINI - LA CORTINA DI VETRO

    Era la "nuova Europa", come l'aveva definita gelidamente Jacques Chirac, la metà perduta del continente, recuperata malvolentieri oltre la cortina di Ferro dopo la caduta dell'Urss. […] per molti nella "vecchia Europa" i Paesi dell'Est, […] erano apparsi più un problema che una soluzione […] Quando l'invasione russa in Ucraina ha fatto ripartire violentemente le macine della storia, pochi hanno avuto il coraggio di ammettere che la "nuova Europa" […] aveva avuto ragione e visto lontano. E che per capire l'Est bisognava osservare il mondo come lo si vede da Praga e Kyiv, Varsavia e Budapest, Minsk e Belgrado.

    vladimir putin angela merkel vladimir putin angela merkel

     

    Quello che ha fatto Micol Flammini, la giornalista del Foglio che l'Europa Orientale l'ha vissuta, studiata, sperimentata, che ne parla le lingue e ne ha ascoltato le voci. Nel suo primo libro La cortina di vetro (Mondadori), ci sono le storie dell'Est che ha raccontato per anni, e il fallimento della "nuova Europa" che non è riuscita a trasmettere all'Occidente quel "senso d'urgenza" di fronte a un Cremlino "vorace e invasivo".

    proteste pro navalny in russia proteste pro navalny in russia

     

    […]Nel 1989, «Bruxelles e Washington si illudevano di aver cancellato la cortina di ferro», mentre le capitali dell'Est […] «sapevano bene che la stavano solo spostando» e che l'obiettivo, in questa tornata della storia, era di «non finire mai più dall'altra parte». La Russia aveva «continuato a percepire il collasso del suo mondo come un'umiliazione e un'ingiustizia, afflitta da una nostalgia che nessun altro pezzo dell'ex Urss provava […]

     

    documento della Stasi di Putin agente Kgb documento della Stasi di Putin agente Kgb

    Ora che la propaganda di Mosca rivendica come "territori storici" l'Ucraina, la Polonia e il Baltico, Flammini ricorda agli appassionati di "geopolitica" convinti che i "Paesi dell'Est" siano condannati a essere eterne pedine del risiko tra Russia e Germania, come la liberazione dell'Europa Orientale fosse stata anche una rivolta anticoloniale. L'impero sovietico era stato messo in crisi dalla protesta di Solidarnosc […] come dalla "rivoluzione canora" dei baltici, con la catena umana che aveva visto centinaia di migliaia di lettoni, lituani ed estoni prendersi per mano il 23 agosto 1989. […]

     

    MACRON - PUTIN - MERKEL MACRON - PUTIN - MERKEL

    la premier estone Kaja Kallas, una delle più strenue alleate dell'Ucraina che combatte, è nipote di dissidenti deportati in Siberia, mentre alla guida della cancelleria di Putin c'è Anton Vajno, il nipote del leader comunista che aveva consegnato la libertà dell'Estonia a Mosca. […] Flammini parla di «popoli imperdonabili e popoli perdonati», di un processo di elaborazione che non propone di «dimenticare il male», ma di capire che «le nazioni possono cambiare, che la storia può ammettere un'evoluzione». A condizione di conoscerla e di «assumersene la responsabilità».  

    putin putin

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport