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    NEL SEGNO DI CRISTIANO RONALDO - HAZARD E JESE’, IL FENOMENO E L’APPRENDISTA FUORICLASSE TRASCINANO CHELSEA E REAL IN VETTA: LA STORIA DI DUE PREDESTINATI CON CR7 NEL DESTINO


     
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    Francesco Persili per Dagospia

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    Prima i tre colpi di Hazard per Mou, poi il Jesè superstar di Ancelotti. A ciascuno il suo uomo in più. A Stamford Bridge il talento belga con una tripletta stende il Newcastle, si porta a casa il pallone e trascina in vetta il Chelsea. Al Bernabeu la stellina della cantera madridista va a segno per la quarta volta di fila e il Real Carlo agguanta l'Atletico Madrid in testa alla Liga. Il valore aggiunto dei Blues e l'hombre del momento dei Blancos sono loro due, Hazard e Jesè, un fenomeno da Pallone d'Oro e un apprendista fuoriclasse. Due predestinati, con CR7 nel destino.

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    Di eletta stirpe pallonara - il padre è stato calciatore e anche suo fratello gioca - Hazard dà del tu al pallone, spacca le difese avversarie e vorrebbe diventare come Cristiano Ronaldo (o come Messi), «anche se loro segnano 1 o 2 gol a partita». Il ‘canario', invece, con il suo idolo ci gioca insieme, ne imita acconciature, vizi, vezzi, stile. Un Ronaldo in sedicesimo, ‘Cristiano' Jesè. La fascia sinistra come habitat naturale, forza, velocità, tocchi di classe. La carezza al pallone nel terzo al gol e l'assist a Benzema contro il Villareal sono una summa della sua tecnica. Per innamorarsi di Hazard, invece, basta riguardarsi la partita col Manchester City. Una galleria di dribbling, velocità, guizzi irresistibili, assist al bacio: il calcio che diventa opera d'arte in movimento.

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    «Non è un gioiello, è una miniera», la didascalia di Rudi Garcia che (anche) grazie ad Hazard trasformò il suo Lilla nel ‘piccolo Barca' del calcio francese. Oggi con le 12 reti in Premier, il 23 enne belga che da bambino al campetto tirava i rigori a piedi nudi non è solo il miglior marcatore del Chelsea ma il simbolo del nuovo corso dello Special One a Stamford Bridge. «E' pazzesco che Hazard non abbia ancora ottenuto il titolo di miglior giocatore del mese, le sue prestazioni sono incredibili - scolpisce Mou - Ci sono tanti giocatori fantastici in questo paese, va bene, ma lui è sicuramente uno di questi». E l'ex Lilla, di rimando: «Mourinho mi ha trasformato, con lui arriverò lontano», chic et simpliciter.

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    A Jesè, invece, non sono bastati 22 gol realizzati in Segunda Division con il Real Castilla, un Europeo under 17 e un Mondiale Under 20 da protagonista per avere una chance con Mou, fino all'anno scorso sulla panchina del Real. La svolta per il 21enne canario è stato l'arrivo alla Casa Blanca di Ancelotti che oggi se lo coccola: «Gioca per la squadra e sta facendo molto bene, non pensavo all'inizio che potesse aiutarci così tanto». ‘Pichichi' blanco in Coppa del Re con tre reti, bomber da trasferta (ha segnato al Camp Nou, al Mestalla e al San Mames) ha realizzato 4 gol nelle ultime 4 partite (Espanyol, Athletic Bilbao, Atlético Madrid e Villarreal). Il Bernabeu lo adora, Del Bosque non esclude di portarlo in Brasile: «Sta avendo un gran rendimento, è tra i candidati potenziali a vestire la maglia della Roja».

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    Chi, invece, ai Mondiali ci andrà di sicuro è Hazard, il fiore all'occhiello del Belgio di Wilmots accreditato come possibile sorpresa dei Mondiali. Ma prima c'è lo sprint in Premier con le ‘Fab Four' (Chelsea, Arsenal, Manchester City e Liverpool) racchiuse in 5 punti e il ‘mind game' di Mourinho che per togliere pressione alla sua squadra continua a dire che i Blues puntano ad essere tra le favorite per il titolo l'anno prossimo.

    CRISTIANO RONALDO A BOLACRISTIANO RONALDO A BOLA


    La metafora dello Special One è quella del ‘puledro' Chelsea in mezzo ai ‘cavalli di razza' Arsenal e City ma il belga è convinto che una volta presa la testa anche un puledro possa vincere la corsa. Del resto, nella sua carriera è successo tutto così in fretta che il «miglior giovane calciatore del mondo» (copy Mourinho) può diventare in poco tempo uomo del destino per il Chelsea e ritrovarsi poi tra le stelle dei Mondiali e, infine, chissà, anche in corsa per il Pallone d'Oro. Come Messi, come Cristiano Ronaldo, come quelli che segnano 1 o 2 gol a partita. Lui, intanto, per portarsi avanti col lavoro, ne ha segnati tre. Giochi di Hazard. Un nome, un destino.

     

     

    CRISTIANO RONALDO - QUADRO DI ALAN HAWKINSCRISTIANO RONALDO - QUADRO DI ALAN HAWKINSjuve real cristiano ronaldojuve real cristiano ronaldo
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