Lettera a Dagospia
Gentile direttore,
paolo petrecca
con il caldo si dorme poco, si sa. E dunque non saranno stati pochi i nottambuli che, facendo zapping ed essendo incappati in Rai News 24 alle ore 2 e 30 quando inizia la rassegna stampa, abbiano avuto l’impressione che l’unico giornale disponibile giorno e notte nella Penisola fosse il “Secolo d’Italia”. Era proprio così, “Repubblica”, “Corriere”, “Stampa”, “Domani”, “Mattino”, “Messaggero” ecc. ecc, non c’erano: la rassegna non solo è stata aperta dal quotidiano on line della destra italiana ma per parecchio tempo è stato questo l’unico quotidiano che è stato sviscerato e commentato. Vi campeggiava il ritratto sorridente della premier a Vilnius.
rassegna stampa rainews 24
Questo foglio - che “fondato a Roma nel 1952, nel 1963 divenne l'organo di partito del Movimento Sociale Italiano – Destra...” così recita la testata -, ha continuato a troneggiare in video anche quando è stato intervistato un vicedirettore del “Corriere della sera”. Al suo fianco non c’era il quotidiano di appartenenza diretto da Fontana ma la testatina del “Secolo d’Italia” tanto che si poteva pensare che il vicedirettore fosse un modesto redattore del foglio on line. Poi a un certo punto il quotidiano di destra è sparito ed è apparso finalmente il “Corriere”.
il secolo d'italia
Sono stati commentati l’ editoriale o gli articoli di politica? Macché, solo tre fatti di cronaca che si trovavano su quelle colonne come se fosse un qualsiasi giornaletto locale. Quando, con altri ospiti, si è tornati a parlare di politica e di guerra in Ucraina è sparito il “Corriere” ed è riapparso ancora il “Secolo d’Italia” ed è rimasto in bella mostra per parecchio tempo … Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizia del fatto che i redattori di Rai News 24 scapocciano e sono sull’orlo di una crisi di nervi: non abbiamo dubbi stanno tentando di far a loro (e a noi) il lavaggio del cervello.
Cordiali saluti
Un insonne
paolo petrecca
paolo petrecca