Estratto dell'articolo di Alessandro Fulloni per il "Corriere della Sera"
Shabbar Abbas padre di Saman Abbas
Verso le 14 piangeva nel ricordare sua figlia. «Era il mio cuore, il mio sangue». Quattro ore dopo l’espressione sul volto cambia. Shabbar Abbas ascolta dapprima impassibile, ma poi incredulo, la sentenza di primo grado che lo condanna all’ergastolo — con la moglie Nazia, latitante — per l’omicidio di Saman, la loro primogenita 18enne. Uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021 per aver detto no al matrimonio combinato con un cugino che stava in Pakistan, il paese d’origine di questa numerosa famiglia giunta qui a Novellara, nel Reggiano, una decina d’anni fa.
La decisione presa dalla Corte d’Assise reggiana presieduta da Cristina Beretta ha inflitto 14 anni di carcere a Danish Hasnain, il fratello di Shabbar e l’uomo che ha ucciso materialmente la giovane, strozzandola. Per lui l’accusa aveva chiesto 30 anni. Assolti i due cugini, Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz — 26 anni era stata la richiesta da parte del procuratore Calogero Paci — già in libertà dalla serata e andati a dormire a casa di amici. «Hanno pianto, hanno ringraziato 100 volte, Ijaz subito neanche ha capito: è servita la traduzione», dicono i loro avvocati, Luigi Scarcella e Maria Grazia Petrelli.
Danish Hasnain
Sono cadute le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti, con l’eccezione di quella del legame familiare contestata ai genitori. In altre parole: quel delitto che sembrava orchestrato da tempo, addirittura ordinato agli Abbas con una telefonata giunta dal Punjab, la regione dalla quale proviene il clan, sarebbe invece maturato nell’immediatezza di quegli istanti in cui Saman, verso la mezzanotte, uscì di casa per incontrare la morte.
Ma c’è anche altro. Nei confronti dei due genitori e dello zio cadono anche le accuse di sequestro di persona mentre è stato condannato per occultamento di cadavere il solo Hasnain che — assistito da Liborio Cataliotti — grazie alla caduta delle aggravanti ha ottenuto uno sconto di pena. Un quadro ridimensionato?
saqib ayub saman abbas
Scuote la testa l’avvocata Barbara Iannuccelli (parte civile con il fidanzato di Saman): «Non comprendo l’ergastolo per i genitori che non hanno partecipato e 14 anni per l’esecutore materiale» che fece ritrovare il cadavere. Prima della sentenza Shabbar — mai sentito in aula — ha dato le sue dichiarazioni spontanee. Una ricostruzione scandita, in quasi due ore, in un italiano comprensibile.[...]
Saqib Ayud Saman Abbas
DANISH HASNAIN ZIO DI SAMAN ABBAS shabbar abbas parte per l italia 5 DANISH HASNAIN - LO ZIO DI SAMAN ABBAS