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    LE GROTTE SEGRETE DEI PAPI – TOMBE, AFFRESCHI, CAPPELLE, NICCHIE: NELLE GROTTE VATICANE NON TROVIAMO UNICAMENTE LE SEPOLTURE DI UN CENTINAIO DI PAPI, TRA CUI RATZINGER, E DI ALCUNI FEDELI INSIGNI (L'IMPERATORE OTTONE II, LA REGINA CRISTINA DI SVEZIA) MA ANCHE STATUE, MOSAICI, SCULTURE. TRA LE TOMBE PAPALI MANCA QUELLA DI GIOVANNI XXIII RONCALLI, INUMATO NELLA BASILICA, SOTTO UN ALTARE, COME ANCHE PAPA GIOVANNI PAOLO II…


     
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    Estratto dell'articolo di Fabio Isman per “il Messaggero”

     

    GROTTE VATICANE GROTTE VATICANE

    Ad onta del nome, le Grotte vaticane sotto la basilica di San Pietro non sono una catacomba: e la necropoli antica, e bellissima, è ancora più profonda. Alle Grotte si entra da una porta vicina alle statue di Sant' Elena e Sant' Andrea, nella basilica; alla necropoli (cui sono ammessi appena 250 visitatori ogni giorno: bisogna prenotarsi), dall'Ufficio scavi del Vaticano vicino all'Aula Nervi, dal colonnato di sinistra.

     

    La necropoli, dieci e più metri sotto il centro della cristianità, era (anche) un cimitero pagano, accanto al Circo di Caligola, sulla Via Triumphalis, attivo per un paio di secoli: fin poco dopo il 300; lì sotto, grazie a scavi voluti dal 1940 da Pio XII Pacelli, Margherita Guarducci ha trovato la tomba di Pietro. Le Grotte sono invece l'intercapedine tra il primo edificio, costruito da Costantino e terminato entro il 333 (ma, per alcuni, prima del 349) e quello attuale, cioè la seconda basilica innalzata sulla precedente dal 1506 al 1626. Quindi, il sito ridonda di sepolture, capolavori e memorie. Tre metri sotto l'attuale pavimento, si cammina nella chiesa voluta dall'imperatore, e durata fino al XVI secolo.

    Tutto si dirama in corridoi, cappelle laterali e nicchie.

     

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    ASPIRAZIONI

    Per i cristiani, fin dall'antichità, riposare il più vicino possibile alla tomba del primo papa e fondatore della chiesa di Roma, costituiva un'accesa speranza, e quasi un imperativo. Così, nelle Grotte, che sembrano una chiesa a tre navate, non troviamo unicamente le sepolture di tanti papi; ma anche quelle di alcuni fedeli insigni. Come, ad esempio, l'imperatore Ottone II, morto nel 983 a Roma.

     

    E tra i re, l'inglese Giacomo Francesco Edoardo Stuart, nato da Giacomo II e morto nel 1766, con i figli; o la regina Cristina di Svezia (1626-89), la cui ultima dimora è attigua alla prima di Giovanni Paolo II, dove ora riposa Benedetto XVI; o Carlotta di Cipro, deceduta nella Città eterna nel 1487. E sempre tra i non papi, lì sotto c'è anche il cardinale Rafael Merry del Val, strettissimo collaboratore di Pio X Sarto.

     

    TANTI PONTEFICI

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    La tradizione dice che nelle Grotte giacciono un centinaio di papi; però, le tombe monumentali che si possono ancora vedere sono una ventina. E stanno accanto ad alcuni affreschi, dalla storia assai curiosa: in questa sorta di gigantesca cripta sotterranea, quando la basilica stava per essere demolita, Paolo V Borghese fa dipingere al novarese Giovan Battista Ricci sue vedute e suoi monumenti. E vuole che nelle Grotte, «disiecta membra» della precedente costruzione, siano esposti statue, mosaici, iscrizioni e dipinti che vi erano collocati. Insomma, nasce una sorta di museo «ante litteram».

     

    C'è perfino l'enorme mosaico di una testa di San Pietro già nell'atrio della basilica, e la cui figura doveva misurare almeno quattro metri. Oltre a quello del primo papa, il più antico sepolcro appartiene forse a Giovanni VII, morto nel 707

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    CAPOLAVORI

    Il creatore del primo Anno Santo, Bonifacio VIII Caetani, riposa sotto la sua splendida scultura di Arnolfo di Cambio. Pio VI Braschi giace in un sarcofago paleocristiano; ma è pure eternato da Antonio Canova in ginocchio mentre prega. Sono stati invece ricoverati nel Tesoro di San Pietro il sarcofago di Giunio Basso, tra i più antichi cristiani, e la tomba in bronzo di Sisto IV della Rovere, creata da Antonio del Pollaiolo nel 1493. Le sepolture più venerate, logicamente, sono quelle recenti: i papi Pacelli, Montini, Luciani. Mancano Giovanni XXIII Roncalli: proclamato santo, è stato inumato nella basilica, sotto un altare, come anche papa Wojtyla, Giovanni Paolo II.

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