DAGONOTA
MERKEL SCHULZ 2
Angelona dorme tranquilla. La Merkel è convinta che il referendum dell’Spd confermerà la disponibilità dei socialisti a partecipare all’ennesima riedizione della Grosse Koalition. Anche perché sotto la porta di Brandemburgo nessuno crede che 450 mila persone (gli iscritti all’Spd con diritto di voto) possano condizionare la stabilità in Europa, mandando a puttane il primo Paese del Continente. Soprattutto dopo aver visto i sondaggi: i socialisti vengono dati in calo al 15,8%...
MERKEL JUNCKER1
Così, ottenuta la conferma alla Cancelleria la Merkel pensa al suo futuro. E sullo sfondo si staglia il profilo grigio ed un po’ noioso (ma solo in superficie) di Bruxelles. Nonostante lo smentisca in tutte le lingua che conosca, Angelona pare destinata per forza di gravità a sostituire Jean Claude Juncker.
MACRON MERKEL
La nuova Commissione europea arriverà insieme al Parlamento europeo nel 2019. E bisognerà vedere se il protagonismo di Macron riuscirà a condizionare anche Strasburgo. L’ipotesi, infatti, è che “en marchè” si possa presentare anche alle elezioni europee, schiantabdo definitivamente gli schemi politici del secolo scorso.
GENTILONI MACRON
Ormai il toy boy di Brigitte si sente il padrone d’Europa, pronto a strappare lo scettro alla Merkel. E dall’Eliseo osserva preoccupato quel che accade oltre i suoi confini orientali: in Germania come in Italia. Sembra che i report che gli arrivano da Roma non siano particolarmente tranquillizzanti per il presidente francese. Ed è per queste ragioni che l’ambasciata di piazza Farnese sostiene Gentiloni fino a sfiorare l’ingerenza diplomatica in uno stato sovrano…