Estratto dell'articolo di Valerio Cappelli per www.corriere.it
alberto barbera - woody allen - Soon-yi Previn – festival di venezia 2023
Woody Allen diventa un caso. Una quindicina di femministe (tra cui due uomini) hanno protestato davanti al Palazzo del Cinema, prima della proiezione di Coup de Chance, il film del regista e attore americano. Gli hanno gridato «stupratore». Si riferivano alle accuse di Dylan, la figlia che adottò la sua ex compagna, Mia Farrow.
Woody Allen era sul tappeto rosso con la moglie Soon-yi, circondato dalla folla festante, e non si è accorto di nulla. Ma non è finita qui. Al Lido, in piazzale Santa Maria Elisabetta, in questo caso contro il regista francese Luc Besson in gara con Dogman, sono apparse delle scritte che parlavano di «isola degli stupri», o «Il Leone d’oro andrà allo stupratore?».
contestazione a woody allen al festival di venezia
Al convegno Me Too 2023, organizzato al Lido dal gruppo Pari Opportunità di 100Autori, è intervenuta Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo del Pd, che ha trovato giusta «la protesta, e mi unisco quindi alle proteste contro il direttore della Mostra, perché è inaccettabile vedere partecipare persone con procedimenti penali e che vengono accusate di violenze gravissime con capi di imputazioni pesantissimi contro le donne. Agire il conflitto significa farsi sentire, e come diceva Michela Murgia, non stare più zitte».
contestazione contro woody allen al festival di venezia
Un attacco diretto al direttore Alberto Barbera che risponde: «Mi sembra che per difendere una giusta causa, della difesa della donne dalle violenze, siano state usate argomentazioni scorrette e offensive che non corrispondono alla realtà. E’ il modo peggiore per seguire la causa femminile».
I registi al Lido che sono stati accusati di molestie sono tre: Luc Besson, Roman Polanski e Woody Allen, che dopo aver lodato la causa del Me Too ha messo in guardia su certi radicalismi ed esagerazioni «che non offendono la maggior parte delle persone». […]
woody allen al festival di venezia 2023
«Per Besson – continua Barbera - i giudici hanno ritenuto che non ci sono elementi per mandarlo a processo. Perché dare informazioni non corrette? Questa è bassa propaganda, di scarso livello, per servire una causa giusta. Per Woody Allen, parliamo di processi completamente esonerati da qualsiasi accusa e colpa. Quanto a Polanski, la vittima della violenza, che risale a 46 anni fa, ha perdonato Roman».
LUC BESSON
[…] Barbera, è più una notizia una ventina di femministe a seno nudo che protestano o seicento persone che a Venezia inneggiano ad Allen, contestato da alcuni nel suo paese? «Non erano seicento ma mille, che alla proiezione in sala gli hanno tributato la standing ovation all’inizio e alla fine del film. Se permettete, hanno un peso maggiore di quindici persone che lo hanno accusato di essere uno stupratore quando è stato assolto. O crediamo nella giustizia, senno’ facciamo delle persecuzioni. Bisogna essere dalla parte dei giudici».
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