Estratto dell’articolo di Gianmaria Tammaro per www.lastampa.it
CINECITTA
Dopo gli ultimi anni passati a produrre qualunque cosa, protetti dalle bolle dei set e convinti di star vivendo una nuova primavera, il cinema e la televisione italiani sono davanti all’ennesimo ostacolo: non ci sono più soldi. O meglio: i soldi ci sono, ma nessuno vuole più spenderli come prima.
E a ragione visto come sono andati certi titoli delle precedenti stagioni. I budget hanno raggiunto livelli incredibili, quasi inediti, soprattutto per le produzioni per il piccolo schermo, mentre i guadagni sono rimasti sempre gli stessi. Anzi, a volte nemmeno quelli: è la crisi che torna a bussare alle porte della nostra industria. Ed è abbastanza paradossale, se ci riflettiamo.
CINECITTA
La Cinecittà guidata da Nicola Maccanico sta andando benissimo: i teatri sono tutti esauriti, e c’è la fila per girare. È anche vero, però, che in quel caso non si parla solo di produzioni italiane, ma di produzioni internazionali, con grandi nomi, grandi assicurazioni e tasche profondissime. No, no: Cinecittà è un’eccezione, ma ci siamo convinti del contrario. E abbiamo continuato a scommettere contro il banco, giocando a un black jack infinito, tortuoso, dove ogni rilancio sembrava un trionfo e invece non lo era.
CINECITTA
Il botteghino di questa estate ha segnato un nuovo record, evviva. Ma attenzione: l’ha segnato grazie ai titoli americani, Barbie in primis. I film italiani, praticamente, non si sono fatti notare – come al solito, aggiungiamo. E chi si occupa di valutazioni lo sa. La nostra fortuna è stata quella di non aspettare, per una volta, il ritorno dei villeggianti e di provare comunque a cavalcare l’onda del fenomeno del momento.
E in televisione? In televisione le cose non vanno meglio. Ai palinsesti di luglio, ci sono stati tantissimi annunci, chi dice di no. Ma è stata chiara pure un’altra cosa: che per molte realtà è arrivato il momento di tornare sui propri passi e di rimettersi in riga, rivolgendosi al famigerato pubblico generalista. (Ne abbiamo parlato pochi giorni fa: è la fine della rivoluzione dello streaming). […]
FOTOITALIA Cinema abbandonato
Si respira un’aria confusa. Le cascate di soldi dei mesi e degli anni scorsi non sono bastate. Le tante storie che sono state approvate, scritte e girate non hanno portato esattamente i risultati sperati. E ora una delle principali società di distribuzione italiane rischia, si dice, di chiudere.
Sarebbe un colpo durissimo per l’intera industria, visto i talenti raccolti nella sua scuderia. Perché diventerebbe immediatamente la prova provata che senza pensare al dopo, e quindi alla comunicazione, alla promozione e, più banalmente, al dialogo con il pubblico, non c’è futuro. E non c’è per nessuno. Nemmeno per i grandi nomi. […]
montatore nel cinema 2
Ma abbiamo citato la terribile crisi, e quindi sì, affrontiamola. A settembre, in Disney Italia, ci saranno nuovi licenziamenti. Voci di corridoio suggeriscono che saranno circa trenta, ma non sono ancora stati annunciati i nomi e i ruoli. E stavolta non c’è nessuna grande fusione: Disney è Disney, e deve fare i conti con il suo modello, con i suoi risultati e con quello che il nostro mercato può – o non può, ahinoi – offrire. […]
sala cinema