Da ansa.it
rafah palestinesi in fuga
"Le Forze di Difesa di Israele stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una duratura sconfitta di Hamas e per portare a casa tutti i nostri ostaggi".
Lo ha detto il portavoce dell'Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, in un video diffuso sul canale Telegram dell'esercito israeliano. "La nostra guerra - ha aggiunto - è contro Hamas non contro la popolazione di Gaza".
"Le nostre operazioni contro Hamas a Rafah restano limitate e dirette a progressi tattici, aggiustamenti tattici, progressi militari e ad evitare aree densamente popolate - ha sottolineato il portavoce dell'Idf -. Dall'inizio della nostra azione mirata contro Hamas a Rafah abbiamo eliminato dozzine di terroristi, scoperto tunnel e numerose armi. Prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente nelle aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui li mette Hamas".
netanyahu biden
"Negli ultimi giorni - ha spiegato Rear Admiral Daniel Hagari - abbiamo facilitato l'ingresso di 200.000 litri di carburante dal valico di Kerem Shalom, abbiamo facilitato e coordinato l'apertura di un nuovo ospedale da campo a Gaza e ci stiamo adoperando per consentire il flusso di aiuti umanitari verso Rafah attraverso il valico di Salah Al-Din Road.
Solo negli ultimi giorni, ci siamo ricordati del perché il nostro attacco contro Hamas sia vitale: Hamas ha lanciato missili da Rafah verso il valico di Kerem Shalom attraverso il quale Israele lascia entrare gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. E venerdì notte, Hamas ha lanciato 9 missili da Rafah verso la città israeliana di Beer Sheva, colpendo un parco giochi per bambini. Continueremo a compiere la nostra missione per ottenere la sconfitta di Hamas e per riportare a casa i nostri ostaggi".
«A GAZA USO IMPROPRIO DELLE ARMI» MEZZE ACCUSE DAGLI USA
Da Corriere Della Sera - Estratti
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
Il rapporto doveva essere diffuso mercoledì, il Dipartimento di Stato americano si è preso due giorni in più, arriva in ritardo mentre le tensioni con il governo di Benjamin Netanyahu accelerano.
In ritardo e senza un verdetto definitivo: il documento spiega in 46 pagine che «sia ragionevole ritenere violazioni della legge internazionale» da parte delle truppe israeliane nell’uso delle armi fornite dagli Stati Uniti. Ma la situazione della guerra a Gaza — battaglie in zone urbane densamente popolate — «rende difficile raggiungere conclusioni sui singoli incidenti». Continua: «Le forze armate hanno l’esperienza, la conoscenza, le tattiche per ridurre i danni ai civili nelle loro operazioni. L’elevato numero di vittime solleva dubbi sul fatto che le truppe abbiano usato queste misure in modo efficace».
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
Le accuse ci sono, non la condanna: le forniture di armamenti possono continuare. A parte — ovviamente — le 3.500 bombe che il presidente Joe Biden ha bloccato la settimana scorsa perché non vuole vengano utilizzate nell’offensiva contro Rafah, soprattutto perché non vuole che l’offensiva contro Rafah vada avanti.
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Netanyahu ha trasformato lo scontro con Biden in un’occasione di propaganda interna: giovedì sera ha diffuso un video in cui proclama «andremo avanti anche da soli, combatteremo con le unghie». Il presidente americano ha comunque assicurato in un’intervista all’emittente Cnn che non fermerà i sistemi «per garantire la sicurezza e la capacità di difendersi». In questo caso non pensa a Rafah, ma all’Hezbollah libanese e all’Iran.
JOE BIDEN CON BIBI NETANYAHU IN ISRAELE TANK ISRAELIANI AMMASSATI VICINO AL VALICO DI RAFAH