Matteo Pandini per “Libero Quotidiano”
JANUSZ KORWIN MIKKE
I parlamentari italiani sono sputtanatissimi, eppure nessuno di loro è arrivato a elogiare ripetutamente Adolf Hitler, negare l' Olocausto, proporre corsi di sesso e omosessualità per bimbi, ipotizzare «un' infornata di ebrei», rimpiangere Stalin, suggerire alle donne d' ingurgitare sperma, invitare le tv a censurare i disabili, definire i turchi «cani sporchi», aggredire le minoranze etniche, ridimensionare lo stupro. I comunisti no, quelli esistono anche in Italia.
Ma nel Belpaese - almeno ultimamente - non si sono mai scazzottati con esponenti dell' estrema destra, addirittura buttando in mare i rivali alleandosi con ultras da stadio e immigrati. E i furbetti? A migliaia di chilometri da Roma, esistono parlamentari che partecipano alle missioni internazionali e poi, anziché prendere parte ai lavori, evaporano. Nonostante siano pagati dai contribuenti.
ULRIKE LUNACEK
Ecco, tutta questa umanità che fatica a emergere perfino in Italia, si materializza nel serioso Parlamento europeo. Uno di loro è il polacco Janusz Korwin Mikke, diventato famoso perché aveva ingoiato la dichiarazione dei redditi per protestare contro il fisco di Varsavia.
Eurocritico di destra, Mikke ha dato il meglio di sé parlando di immigrazione, donne e disabili. Il presidente del Parlamento europeo l' ha multato perché, durante un intervento, ha annunciato che nel Vecchio continente «abbiamo venti milioni di persone che sono i negri d' Europa». Sostenitore della pena di morte, Mikke ha spiegato che «non bisognerebbe vedere disabili in tv». Ha difeso Hitler perché «non vi è alcuna prova che fosse a conoscenza della Shoah» e spiegato che «la differenza tra stupro e rapporto consensuale è molto sottile».
UDO VOIGT
A questo proposito, sventolando la classifica dei migliori cento giocatori di scacchi dove c' è solo una donna, ha teorizzato che la conoscenza e la qualità «degli uomini possono essere trasmessi alle signore per mezzo del liquido seminale». In patria, il suo partito Nuova Destra l' ha allontanato dai vertici quando è emerso che aveva fatto figli fuori dal matrimonio. Lui non si è placato, spiegando che gli immigrati «sono disposti a lavorare come spazzatura umana».
SOTIRIOS ZARIANOPOULOS
Mikke sperava di essere coinvolto nel gruppo eurocritico di Marine Le Pen. Che però l' ha respinto sdegnata. Singolare anche Ulrike Lunacek, austriaca dei Verdi nota nel Parlamento europeo in quanto paladina delle rivendicazioni omosessuali. Tra le altre cose, ha proposto di rendere obbligatoria «l' educazione sessuale e al rapporto» per tutti i bambini a partire dai 4 anni. Avrebbero dovuto ricevere istruzioni contro «discriminazioni, stereotipi e pregiudizi». Quando la sua idea è stata impallinata, la Lunacek se l' è presa contro i «bigotti di destra».
KONSTANTINOS PAPADAKIS
Adesso cerca di affogare la delusione dedicandosi anima e corpo alla battaglia contro «gli xenofobi» che rischiano di conquistare Vienna. L' avanzata degli estremisti neri non preoccuperebbe un altro europarlamentare come Udo Voigt. Tedesco. Figlio di un hitleriano. È leader del Partito nazionale democratico, bollato come formazione neonazista. Voigt ha fatto scalpore quando ridimensionò le vittime dell' Olocausto: «Sei milioni? Al massimo 340mila». Nei primi anni Duemila è finito nei guai, con l' accusa di incitare i giovani tedeschi alla lotta armata. Nel 2006 aveva criticato la nazionale di calcio allenata da Klismann: troppi giocatori neri.
ELEFTHERIOS SYNADINOS
Ha definito Hitler «un grande uomo» e organizzato campagne per chiedere che i soldi dei tedeschi «vadano alla nonna e non ai rom». Voigt è antieuropeista come i compagni del Partito comunista di Grecia (Kke), gente che accusa Alexis Tsipras di essere un moderato e un traditore della sinistra. Il partito rivendica l' esperienza del socialismo attuato in Unione Sovietica da Stalin.
A Bruxelles ha ben due deputati: Sotirios Zarianopoulos, già candidato sindaco di Salonicco, e Konstantinos Papadakis. Si tratta di gente sanguigna: nel 2013 ci fu una colossale scazzottata sull' isola di Creta. Da una parte alcuni militanti del Kke aiutati da ultras dell' Aek Atene e da alcuni immigrati, dall' altra gli estremisti neri di Alba dorata. Un paio di quest' ultimi, in inferiorità numerica, finirono all' ospedale e il loro capo fu gettato in mare e ripescato poco dopo sano e salvo.
marine e jean marie le pen
A proposito di Alba Dorata. A Bruxelles ha tre parlamentari e uno di loro - Eleftherios Synadinos - ha accusato i turchi di essere «barbari, sporchi e bugiardi. Il turco è un cane che si finge randagio». Synadinos ha anche cercato di interrompere una riunione dedicata alle minoranze etniche.
Tra chi ha scatenato indignazione per le battutacce, si segnala il fondatore del Front National ed europarlamentare Jean Marie Le Pen, espulso dal partito dopo aver suggerito «un' infornata di ebrei».
marion le pen jean marie le pen
Al capitolo «furbetti» o presunti tali, meritano una citazione i polacchi Miroslaw Piotrowski e Tomasz Piotr Poreba (gruppo dei conservatori), il liberale spagnolo Juan Carlos Girauta Vidal, il tedesco Arne Gericke (conservatore) e i francesi Marielle de Sarnez (centrista), Nathalie Griesbeck (centrista) e Aymeric Chauprade (gruppo misto): nel giugno 2015 hanno partecipato a una missione dell' europarlamento alle isole Fiji. Costo stimato: 1,2 milioni. In almeno un giorno su tre, i Nostri non si sono presentati ai lavori. E non hanno risposto alle richieste di spiegazione, che Libero gli ha formulato più volte. Peccato che alcuni personaggi di rilievo non siano più stati eletti.
L' elenco sarebbe sterminato. Ci piace segnalare la rumena Elena Basescu, ex modella e figlia dell' ex presidente Traian, accusata di essere una analfabeta raccomandata e soprannominata «la Paris Hilton di Romania». Nel Ppe avevano fatto a gara per tenerla lontana. Indimenticabile, poi, Nikki Sinclaire: primo parlamentare trans. Nato uomo, a tre anni ha capito di voler diventare donna. Operazione che ha effettuato dopo 21 primavere. Ma poi ha annunciato di essere attratta dalle ragazze, anche a seguito di un' aggressione sessuale. Euroscettica, è stata espulsa dall' Ukip. Appassionata di gatti, non è stata rieletta.