Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
New York
Prezzi folli, traffico impazzito, soprattutto in questa settimana dell'assemblea Onu, ma New York in superficie torna, apparentemente, una metropoli vibrante: splendono di nuovo molte delle tante vetrine divenute finestre di scatole vuote durante la pandemia (ma spesso si tratta di negozi pop up, stagionali) e nuovi ristoranti. Mentre quelli sopravvissuti alla crisi combattono per mantenere i baracchini coi tavoli all'aperto che ora il Municipio, che li aveva autorizzati in funzione anti Covid, vorrebbe demolire.
new york
I timori di una metropoli infetta, definitivamente abbandonata da molti si attenuano man mano che, finite le vacanze estive, finanziarie, banche, studi legali e le altre aziende cercano di far tornare in ufficio dipendenti che da più di due anni si sono abituati a lavorare in remoto. Con risultati parziali: la zona di Wall Street si è ripopolata, ma gli uffici di midtown restano in gran parte vuoti. Kaste, la società che monitora i sistemi di sicurezza all'ingresso degli uffici rileva un aumento (dal 38 al 46% rispetto ai livelli pre pandemia) degli impiegati tornati al loro desk nella seconda settimana di settembre rispetto alla prima.
New York
Ma i dipendenti resistono, spesso accettano di tornare in ufficio solo per due o tre giorni a settimana, in genere da martedì a giovedì. E la città resta malata, coi servizi (anche per milioni di pendolari) in ginocchio: se nel resto d'America l'occupazione è tornata ai livelli del 2019, a New York mancano ancora all'appello 162 mila posti di lavoro. La crisi si vede soprattutto sottoterra: la governatrice di New York, Kathy Hochul annuncia l'installazione di due telecamere in ogni carrozza della Subway per convincere i cittadini, spaventati prima dal virus, poi dall'aumento della criminalità, a tornare nel metrò che non riesce ad andare oltre il 60% del traffico precrisi.
Turisti a New York
E il sindaco Eric Adams, alle prese con la voragine nei conti della città provocata dalla pandemia col crollo del turismo e del commercio e il trasferimento di molti ricchi fuori città (crollo delle entrate fiscali e un deficit che da qui a due anni salirà, in assenza di correttivi, a 10 miliardi di dollari), cerca di allontanare lo spettro di una bancarotta tagliando i fondi a tutte le agenzie cittadine: dalla nettezza urbana di una città sempre più sporca alla scuola. Non si salva nemmeno la polizia fin qui esentata dalle misure di austerity per via dell'emergenza sicurezza .