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    I CRAMPI TRADISCONO SINNER - NIENTE REMAKE DELLA SFIDA CON ALCARAZ AI QUARTI DEGLI US OPEN: IL TENNISTA ALTOATESINO È STATO ELIMINATO DA SASCHA ZVEREV AGLI OTTAVI - IL TEDESCO HA VINTO DOPO UNA PARTITA INTERMINABILE, DURATA 4 ORE E 40 MINUTI - I PROBLEMI FISICI DI SINNER AL TERZO SET LO COSTRINGONO A UN LUNGO STOP: "NON RIESCO A PIEGARE LA GAMBA"...


     
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    Estratto dell'articolo di Federica Cocchi per www.gazzetta.it

     

    Quanto ci sarebbe piaciuto vedere il remake di Alcaraz-Sinner, il bis e magari la rivincita della battaglia epica del 2022. Purtroppo non sarà così, Alcaraz si è accomodato ai quarti di finale dopo aver eliminato senza sudare il nostro Matteo Arnaldi, per Jannik Sinner invece il sogno finisce agli ottavi contro Sascha Zverev 6-3 3-6 6-2 4-6 6-4 dopo 4 ore e 40 di gioco.

     

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    5 SET DURISSIMI

    Una notte torrida quella di New York, capace di prosciugare tutte le energie del nostro numero 1 contro il Sascha Zverev certamente migliore da quando, al Roland Garros del 2022 aveva rischiato la carriera frantumandosi una caviglia. E invece le gambe sono quelle che hanno tradito Sinner, così sicuro della sua preparazione fisica e degli ultimi carichi dopo Cincinnati. […]

     

    LA PARTITA

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    […] . Se ci fosse stato un particolare su cui tutti avrebbero scommesso sarebbe stata proprio la tenuta fisica, e invece Jannik soffre: “Non riesco a piegare la gamba” dice l’altoatesino al suo box che cerca di sostenerlo come può. Tra il terzo e il quarto set, sotto di 2-1, Jannik va negli spogliatoi, usufruisce di un long toilet break, torna in campo e cerca di mettere sull’Arthur Ashe ogni singola goccia di sudore e adrenalina. Anche Zverev non ne ha quasi più, si ricopre di ghiaccio a ogni cambio campo, è piegato in due ma sta comunque meglio di Jannik. Nell’ottavo game del quarto set, sul 4-3 Sinner finisce sotto 0-30, mette una prima vincente poi dopo uno scambio in apnea, riesce a conquistarsi la palla del 4-4 Il tedesco, dopo aver a lungo bisticciato e fatto allontanare uno spettatore che lo provocava, riesce comunque ad agguantare i vantaggi ma ancora una volta l’allievo di Vagnozzi e Cahill si porta in vantaggio.

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    SOFFERENZA

    Bisogna soffrire, il tedesco che sull’Arthur Ashe perse la finale del 2020 dopo essere stato avanti due set a zero con Thiem è ancora lì, ancora vantaggi, ancora scambi con il rosario tra le dita, Jannik si salva con le smorzate puntando sulle gambe meno fresche di Sascha, prende coraggio e resta in corsa. È dentro o fuori, tanto vale metterci tutto quello che resta. Sul 4-4 arrivano due palle break per Jannik, 15-40.

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    Una gran prima di Zverev che chiude subito lo scambio ma subito dopo è un doppio fallo a rilanciare le speranze di Sinner che va a servire per allungare la partita al 5° set. Sul 30-0 doppio fallo, sul 30-15 un passante in rete e il pericolo torna a correre sul filo, nelle vene, ma non nella testa del ragazzo della Val Fiscalina che si conquista un set point e chiude 6-4. Si va al 5°, c’è ancora vita sul pianeta Sinner.

     

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