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    NON C’È PIÙ RELIGIONE: SGARBI INVOCA LA SOBRIETÀ – IL CRITICO D’ARTE INVITA TUTTI A LAVARSI MENO E A LIBERARSI DAL “CONSUMISMO”: “C’È BISOGNO DI CAMBIARSI DUE VOLTE AL GIORNO LA CAMICIA E LE MUTANDE?” – “SOBRIETÀ VUOL DIRE NON ESSERE SCHIAVI DEGLI OGGETTI CHE ABBIAMO. È POSSIBILE RINUNCIARE A ELETTRODOMESTICI INUTILI. DOVREMMO ABITUARCI A VIVERE DI POCHE COSE , QUELLE INDISPENSABILI E RITORNARE AD UN RAPPORTO PIÙ NATURALE TRA NOI E IL PIANETA CHE CI OSPITA….” (MEJO DI GRETA THUNBERG!)


     
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    Alessandra Arachi per www.corriere.it

     

    MANIFESTO ELETTORALE DI VITTORIO SGARBI MANIFESTO ELETTORALE DI VITTORIO SGARBI

    Vittorio Sgarbi, fondatore del «Rinascimento», ha sorpreso alcuni dei suoi follower con un messaggio, postato sui social, in cui — partendo dalla necessità di «ridurre la nostra dipendenza dall’energia» parla di «cambiare stile di vita», di «ritornare, per certi versi, al passato, ad una vita più genuina che non sia schiava del consumismo. In quella che l’economista francese Latouche chiama, con una brutta parola, “decrescita”».

     

    «Quando ero piccolo», spiega al Corriere, ricordando la sua infanzia , «a casa mia il bagno si faceva una volta a settimana, il mercoledì. Oggi si fa la doccia due volte al giorno. Uno spreco del quale si potrebbe fare a meno».

     

    VITTORIO SGARBI NUDO SULL ESPRESSO VITTORIO SGARBI NUDO SULL ESPRESSO

    Pensa sia possibile tornare indietro ad una vita più sobria, più genuina?

    «Non è molto complicato. Dobbiamo liberarci del consumismo capendo che il tempo migliore lo possiamo passare senza stimoli. E si può anche rinunciare ad elettrodomestici inutili prodotti soltanto per alimentare l’ansia del bisogno».

     

    In che modo?

    «Cambiando stili di vita. Liberandoci dalle necessità finte che, appunto, sono figlie del consumismo, del bisogno che ci hanno indotto».

     

    Qualche esempio?

    «C’è bisogno di cambiarsi due volte al giorno la camicia e le mutande? Che poi finisce tutto in lavatrice. C’è questa mania del lindore, ci si cambia anche se gli abiti sono puliti. Se non ci si cambia ci si sente in imbarazzo.

     

    MARIO DRAGHI E IL RAZIONAMENTO DELL ENERGIA - MEME MARIO DRAGHI E IL RAZIONAMENTO DELL ENERGIA - MEME

    Sobrietà vuol dire non essere schiavi degli oggetti che abbiamo. È possibile rinunciare a elettrodomestici inutili. Dovremmo abituarci a vivere di poche cose , quelle indispensabili e ritornare ad un rapporto più naturale tra noi e il pianeta che ci ospita. Ci sono tante cose che si possono fare, a cominciare dal riscaldamento».

     

    Abbassare di qualche grado il termostato?

    «Usare le stufe a legna di ghisa, di terracotta. C’è un paese di cui sono cittadino onorario, Sfruz, che è un’emblema di civiltà, dove costruiscono stufe in ceramica. E poi: da quanto tempo non vediamo un camino acceso? Quando ero piccolo il letto si scaldava con il “prete” una struttura fatta con due archi con in mezzo un braciere. Dobbiamo tornare indietro nel tempo e scopriremo i benefici e la bellezza. In Egitto, a Siwa, c’è l’albergo più lussuoso del mondo dove non c’è la luce elettrica».

     

    Ci può fare altri esempi?

    vittorio sgarbi foto di bacco (2) vittorio sgarbi foto di bacco (2)

    «Le luci della città. In una città ti accorgi che le illuminazioni sono accese ovunque , anche di giorno. E poi la notte potresti spegnerle durante la notte e riaccenderle la mattina presto. Sulle autostrade poi: prima la luce non c’era, non capisco che bisogno ci sia di tenerle accese adesso».

     

    Lei ha lanciato anche la provocazione degli studenti che potrebbero entrare a scuola alle 10 del mattino anziché alle otto.

    «Non è una provocazione: potrebbe essere un concreto risparmio di riscaldamento, nelle ore più fredde del mattino».

    vittorio sgarbi lancia la sua candidatura contro casini a bologna 4 vittorio sgarbi lancia la sua candidatura contro casini a bologna 4

     

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