luciano spalletti si tatua il terzo scudetto del napoli sull avambraccio
Estratto dell'articolo di Emanuele Gamba per la Repubblica
C’è ancora una panchina, l’ultima di 20, senza un titolare sicuro: il Verona deve decidere se confermare Bocchetti […]. Si tratta comunque di un movimento laterale in un’estate di insolita fissità: nella peggiore delle ipotesi verranno confermati 16 tecnici su 20 (così tanti solo nel 2008 e nel 2017) […]
Curiosamente, 2 dei 3 cambi già accertati riguardano squadre che hanno vinto il campionato: Spalletti ha lasciato il Napoli dopo lo scudetto, Grosso il Frosinone dopo la promozione. E a Lecce Baroni se ne va dopo aver centrato due volte l’obiettivo (la risalita in A e la conseguente salvezza), […]La controtendenza è evidente.
fabio grosso 3
Eravamo il campionato senza pazienza, ma nell’ultima stagione solo 7 squadre si sono date all’esonero, il dato più basso tra le leghe più importanti: in Premier ne sono saltate 11 (alcune più di una volta), in Spagna e in Francia 10, in Germania 8 (su 18 squadre), ma anche in tornei importanti come Russia, Turchia o Portogallo il licenziamento è stato facile, benché nessuno abbia avvicinato la Ligue 1 tunisina, dove tutti e sedici gli allenatori sono stati cacciati. […]
renzo ulivieri 2
È il segno di un’inversione di tendenza? «Penso proprio di sì», risponde Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione allenatori. «I presidenti stanno capendo che l’allenatore è come un direttore d’azienda e che perché possa lavorare al meglio ha bisogno di stabilità. […]». Probabilmente aiuta l’aumento di proprietà straniere, perché gli umori dei dirigenti esteri sono meno volatili di quelli dei padroni italiani, più coinvolti emotivamente, e infatti sono tutti italiani quelli che hanno cambiato allenatore.
MAURIZIO ZAMPARINI
[…]E di certo aiuta che non ci siano più presidenti dall’esonero seriale come Zamparini o Cellino rimpiangerà. «Dovremmo dare un premio a chi cambiava più allenatori all’anno creando posti di lavoro », sorride Ulivieri. «Ma è solo una battuta. Preferisco i presidenti che danno stabilità, tanto quelli bravi un posto lo trovano». C’è poi da dire che oggigiorno l’allenatore è molto di più di una guida tecnica: Allegri alla Juventus è di fatto un dirigente apicale, ma anche Pioli nel Milan, e Sarri alla Lazio, hanno adesso molto più peso specifico.
mourinho
Per non dire di Mourinho, le cui telefonate hanno spesso risolto complicate trattative. «Le norme vietano all’allenatore di essere manager, ma è indubbio che la loro visibilità sia aumentata», chiude Ulivieri […]