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    EDITORIA IN ALLEGRIA – L’EX MAGISTRATO BRUNO TINTI INVITA UN EX COLLEGA A NON COMPRARE “IL FATTO” PERCHÉ “È DIVENTATO UNA LETTURA INSOPPORTABILE” – PECCATO CHE LA MAIL DIVENTI PUBBLICA PER ERRORE E TINTI, OLTRE CHE COLLABORATORE, SIA AZIONISTA DEL GIORNALE (8%)


     
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    Penne ingrate al Fatto Quotidiano. Una mail dell’ex magistrato Bruno Tinti, fondatore e collaboratore del giornale diretto da Marco Travaglio, è finita per errore nella bacheca della mailing list dei magistrati italiani e farà discutere.

    Bruno Tinti Bruno Tinti

     

    Tinti scrive all’ex collega Felice Lima: “Ti segnalo che ti ho messo nella piccola lista delle persone cui mando i miei articoli in anteprima. Se ti va li puoi leggere senza comprarti il Fatto che, almeno per me, è diventato una lettura insopportabile”.

     

    Una conversazione che doveva restare privata, ma che per una disattenzione di Lima è finita nella mailing generale dell’Anm.

    TINTI TINTI

     

     

    L’imbarazzo della vicenda non è dato solo dal fatto che Tinti sia lo storico commentatore di fatti di giustizia del giornale, ma anche dalla considerazione che ne è importante azionista (a dicembre 2013 aveva l’8% delle quote). Visto l’entusiasmo che manifesta per la qualità del quotidiano che pubblica (pagandoli) i suoi articoli non sarà probabilmente lui il prescelto per la campagna pubblicitaria della quotazione in Borsa. Anzi, sotto quotazione sarà forse prudente requisirgli la mail. Con un testimonial-azionista così tutto può succedere. 

    TINTI TINTI

    Travaglio Gomez e Cinzia Monteverdi Travaglio Gomez e Cinzia Monteverdi

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