Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”
zingaretti di maio
La legge di Bilancio è il vero banco di prova della tenuta del governo. Sarà una finanziaria complicata, poiché dovrà contemperare due esigenze che rischiano di essere confliggenti: rispondere alle richieste dell' Europa di tenere i conti in ordine, per evitare lo scattare delle clausole automatiche di salvaguardia da una parte e il rischio di una procedura per infrazione dall' altra parte, e contenere le misure che qualificano gli alleati di governo, dalla flat tax al salario minimo, che inciderebbero però sulla spesa.
luigi di maio matteo salvini giuseppe conte
Abbiamo quindi cercato di capire cosa pensino gli italiani in proposito. L' opinione pubblica si divide sui contenuti della manovra e sulle sue linee guida. La maggioranza relativa degli intervistati (47%) opta per una riduzione delle tasse, anche se col rischio di mettere in difficoltà i nostri conti, mentre il 38% sceglie la via del controllo dei conti. Anche l' elettorato leghista si schiera a larga maggioranza (69%) per la riduzione del peso fiscale.
GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOY
Ed è d' altra parte questa opzione che si pensa prevarrà nelle scelte politiche: ne è convinta quasi la metà degli italiani, compresi gli elettori di centrosinistra che invece avrebbero di gran lunga preferito la messa in sicurezza dei conti. Solo meno di un quarto pensa che quest' ultima opzione prevarrà.
LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI INVECCHIATI CON FACEAPP
MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO
Ma le fibrillazioni e gli scontri nel governo sono evidenti a tutti. In queste condizioni cosa sarebbe meglio fare? Il 43% si schiera per il proseguimento dell' esperienza governativa, mentre il 34% preferirebbe la crisi. È interessante notare come si confermi una certa insofferenza nell' elettorato leghista: infatti, mentre tra i 5 Stelle il 90% si schiera per la prosecuzione dell' esperienza di governo, questa percentuale scende al 59% tra gli elettori della Lega. Un malessere evidente, anche se solo il 18% si schiera apertamente per le dimissioni dell' esecutivo.
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Tuttavia, una crisi di governo agli occhi degli italiani non è alle porte: il 63% pensa infatti che l' esecutivo rimarrà in carica, convinzione condivisa dalla netta maggioranza di tutti gli elettorati, con picchi tra quelli delle due forze di maggioranza. Risulta pertanto evidente la distanza tra i pronostici degli analisti e dei commentatori rispetto a quelli dei cittadini.
MATTEO SALVINI VLADIMIR PUTIN GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
Ma se la crisi ci fosse, quali le vie d' uscita? Il 33% ritiene che la soluzione migliore sarebbe quella di un Conte-bis, con una ridefinizione degli obiettivi e una revisione della squadra di governo. Su questo concordano sia gli elettori pentastellati (66%) sia i leghisti (53%). Poco sotto, il 29% preferirebbe un governo di emergenza, che faccia una finanziaria mirata esclusivamente alla messa in sicurezza dei conti e porti il Paese al voto al più presto.
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È l' opzione preferita dagli elettori di centrosinistra (46%) e anche di chi vota per le altre forze di centrodestra, Fratelli d' Italia e Forza Italia, dove circa la metà si schiera per questa alternativa. L' ipotesi di un governo che metta insieme Democratici e pentastellati è condivisa solo dal 15% degli italiani (ma dal 36% degli elettori di centrosinistra).
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Per quanto in qualche modo si tratti di un' ipotesi di cui si è tornato a parlare sottotraccia, almeno in ambito Pd, è una possibilità per ora fuori dal radar degli elettori. Insomma, le difficoltà e le tensioni del governo sono evidenti, ma per gli elettori al momento non esiste un' altra alternativa.
Sempre che la compagine governativa riesca a sopravvivere all' urto della legge di Bilancio.
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