Alfio Sciacca per www.corriere.it
Martina Patti
Tracce di sangue su vestiti e in alcuni punti della casa. Le hanno trovate i Ris dei Carabinieri nell’abitazione di Martina Patti, la 23enne che ha confessato di avere ucciso la figlia Elena Del Pozzo. Non è stata invece a trovata l’arma del delitto, un coltello da cucina. Sabato sera i Ris hanno lavorato per oltre sei ore, battendo palmo a palmo, con l’ausilio dei droni, anche il campo dove è stato rinvenuto il cadavere della bimba. Nulla, il coltello non si trova ancora.
ELENA DEL POZZO
La procura poco fa però ha detto che il sangue sarebbe stato portato dalla madre dall’esterno: «Dagli ultimi è più recenti esiti degli accertamenti del Ris si può con certezza escludere che l’omicidio sia avvenuta a casa, dove le tracce di sangue rinvenute sono da riporto», afferma il procuratore Carmelo Zuccaro.
Tracce di sangue
Quanto alle tracce di sangue — notano gli inquirenti — non bastano per ipotizzare che il delitto sia avvenuto in casa. Probabile che le abbia lasciate Martina quando è tornata per cambiarsi, prima di inventare la storia del sequestro. Sul tavolo della cucina c’era ancora una parte del budino che la bimba stava mangiando prima che la mamma la portasse nel campo dove l’ha uccisa con undici coltellate. I carabinieri hanno portato via altri coltelli da cucina per verificare se sono compatibili con le ferite sul corpo della piccola e indumenti della madre.
martina patti la madre di elena del pozzo
In carcere
Martina Patti intanto ha trascorso la sua sesta notte in cella nel carcere di Piazza Lanza. È strettamente sorvegliata dalla polizia penitenziaria per paura che possa compiere qualche gesto autolesionistico o che altre detenute possano aggredirla. Il suo legale Gabriele Celesti, che ha detto che la donna «non è serena», sta valutando quali saranno le strategie difensive per i prossimi passaggi del procedimento, dopo che il gip ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Una decisione presa perché, secondo il giudice Daniela Monaco Crea, l’indagata «è pericolosa socialmente e potrebbe tornare a uccidere, inquinare le prove e fuggire»
il campo dove e stato ritrovato il cadavere di elena del pozzo LA CASA DOVE VIVEVA ELENA DEL POZZO un fotogramma delle telecamere di videosorveglianza con elena del pozzo ALESSANDRO DEL POZZO alessandro del pozzo con la figlia elena il campo dove e stato ritrovato il cadavere di elena del pozzo il campo dove e stato ritrovato il cadavere di elena del pozzo martina patti la madre di elena del pozzo MARTINA PATTI