Les violences, intrusions, intimidations, empêchements et dégradations commis ces derniers jours appellent une condamnation ferme et sans ambiguïté.
Ces exactions ne seront jamais un mode d’expression dans une démocratie.
Les échanges élèvent le débat, la violence le salit.
— Christophe Castaner (@CCastaner) January 18, 2020
Francesco De Remigis per ''il Giornale''
Si stringe il cerchio della contestazione attorno a Emmanuel Macron, colpito prima da un blitz di protesta in un teatro dove si trovava venerdì sera: tensioni in stile black bloc l' hanno costretto a una esfiltrazione da film.
LA ROTONDE BRASSERIE
Poi, all' alba di ieri, la collera si è diretta verso il «suo» locale preferito in Boulevard du Montparnasse. La brasserie dove tra i due turni presidenziali ha riunito amici e sostenitori è stata infatti data alle fiamme, facendo scattare l' ennesimo allarme nella stessa notte. Cliente affezionato, Macron ha fatto de La Rotonde un simbolo suo malgrado, come fu per Nicolas Sarkozy il Fouquet' s, anch' esso bruciato più volte in passato. Per la polizia, incendio provocato da molotov.
Secondo il direttore, un atto criminale che ha distrutto 10 m2 di «terrazza» lasciando «odore di benzina», una finestra rotta e almeno due settimane di chiusura della «birreria del presidente» già presa di mira il 9 gennaio.
INCENDIO A LA ROTONDE BRASSERIE
Inevitabile pensare all' ennesimo gesto anti-Macron, che però tiene nei sondaggi: la sua popolarità aumenta infatti di 2 punti. Il 32% degli interpellati da Elabe sostiene di fidarsi di lui per affrontare i problemi del Paese. Ne guadagna 4 in due mesi, pur col 63% dei francesi (-2) che resta dell' opinione opposta.
macron a teatro inquadrato di nascosto
Anche ieri migliaia di gilets jaunes si sono infatti mobilitati a Parigi, una contestazione di ritorno che potrebbe essere all' origine dei due episodi, saldandosi all' oggetto della nuova mobilitazione a cui la Francia assiste da sette settimane: la riforma delle pensioni che il 24 gennaio sarà in Cdm.
Il presidente si era parzialmente smarcato dal premier Edouard Philippe e dai passi compiuti per far fronte ai conti dello Stato introducendo la cosiddetta età di equilibrio, anticipata e poi «congelata». Ora è tornato al centro della scena, da bersaglio. Anche lavoratori insospettabili ieri si sono uniti - a loro modo - all' onda di protesta: i musicisti dell' Opera Garnier di Parigi. Concerto all' aperto, suonando la Marsigliese per sensibilizzare sulle ragioni dello sciopero.
contestazioni contro macron fuori dal teatro
Rimonta pure la polemica sull' uso di Lbd da parte delle forze dell' ordine. I proiettili di gomma già nel mirino degli inquirenti interni continuano infatti a essere giustificati dal governo, mentre in tv scorrono immagini che in molti casi sconfessano la legittimità del pugno duro. Slogan anti-Macron contro gas lacrimogeni anche ieri pomeriggio. Almeno 35 fermi a Parigi e un altro blitz: alla sede del sindacato riformista che ha interrotto lo sciopero.
contestazioni contro macron fuori dal teatro macron luigi XVI JEAN-PAUL DELEVOYE MACRON MASCHERE macron CAFE LA ROTONDE