Il Camp Nou non ha fatto evaporare la magia del derby. L’Inter orchestra un grande primo tempo e ottiene la sesta vittoria consecutiva in campionato conducendo un match scevro di grandi sbavature. La Lazio viene infilzata dai dardi della coppia Icardi-Brozovic e non riesce mai ad iniettare in campo quel desiderio di vendetta che ci si aspettava ripensando alla beffa Champions dello scontro del 20 maggio contro i nerazzurri. Dopo 10 giornate Spalletti completa la sua rincorsa e si installa al secondo posto, la posizione che molti avevano preconizzato a inizio stagione.
lazio inter
SORPRESA JOAO - L’allenatore toscano sorprende tutti scongelando Joao Mario che sembrava destinato a rimanere nell’angolino fino al mercato invernale. Il portoghese torna dopo 297 giorni con la maglia nerazzurra. Inzaghi conferma la coppia Immobile-Caicedo dopo i fuochi d’artificio del Velodrome. I nerazzurri pestano subito sull’acceleratore azzerando la fase di studio: al 3’ dal fondo Vrsaljko mette una palla all’indietro per Vecino che spara alto. Anche la Lazio prova ad affondare subito il colpo: Parolo non impatta bene il pallone cercando di calciare al volo sul secondo palo.
POSSESSO INTER - L’Inter s’impadronisce inizialmente delle chiavi del ritmo e prova ad irretire gli avversari con un prolungato possesso palla. La prima occasione nitida sboccia al 9’ sugli sviluppi di una palla recuperata da Joao Mario: Perisic ubriaca la difesa con un doppio passo sulla sinistra, la rasoiata a tagliare l’area piccola è invitante ma Icardi è in ritardo all’appuntamento col pallone. Anche in questo caso la replica biancoceleste è immediata anche se casuale: sull’angolo battuto da destra da Badelj, l’area piccola si trasforma in un flipper e Handanovic controlla la sfera con l’aiuto della traversa. La prima vera distrazione nerazzurra al 16’: Immobile scatta sul filo del fuorigioco e si presenta davanti a Handanovic ma Miranda, preferito all’ex De Vrij, disinnesca la minaccia con una scivolata che costringe all’errore l’avversario.
lazio inter icardi
LA ZAMPATA DI ICARDI - Alla metà del primo tempo l’Inter ipotizza il blitz in contropiede: Icardi offre un pallone invitante a Perisic che prova il colpo di biliardo di destro e sfiora il palo alla sinistra di Strakosha. E’ il preludio del gol ospite che scocca al 28’: Politano apre il pallone sulla sinistra, Perisic tocca per Vecino che si fa murare da Felipe Luis. La respinta finisce sui piedi di Icardi che non può esimersi dal firmare d’esterno destro il meritato vantaggio nerazzurro.
BROZO GELA L'OLIMPICO - Non è l’unica cattiva notizia per Inzaghi che è costretto al primo cambio: fuori l’infortunato Badelj, dentro Cataldi che prende le redini del centrocampo. L’Inter fa il primo pensierino al raddoppio al 37’: sulla punizione di Vrsaljko, si staglia il solito Vecino che mette fuori di poco. L’uruguaiano è protagonista anche al 40’ di una chance ancora più solare: Icardi fa collassare su di sé la difesa e poi dispone per il compagno che si fa murare da Strakosha. L’argine biancoceleste crolla qualche secondo dopo: Brozovic controlla il pallone di destro e inventa un sinistro chirurgico che prende velocità col terreno bagnato e s’infila nell’angolino. E’ il secondo gol del croato dopo quello realizzato al Ferraris contro la Samp.
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TRIS ICARDI - La ripresa si apre con una punizione di Cataldi dal lato corto dell’area di rigore: Handanovic copre bene il primo palo e respinge. La Lazio aumenta l’intensità, Spalletti prova a dare ordine al centrocampo con Borja Valero al posto di Joao Mario, autore di un esordio più che sufficiente. Il ritmo delle occasioni è meno tambureggiante rispetto alla prima frazione: intorno alla metà della ripresa ci provano prima Politano (tiro alto) e poi Marusic (parata di pugno di Handanovic). Ci pensa Icardi al 70’ a mettere la partita in ghiaccio definitivamente. E’ proprio il nuovo entrato Borja Valero ad apparecchiare la doppietta del capitano: controllo di destro ad eludere Lulic e fiondata di sinistro per bucare Strakosha. E' il sesto gol in 8 partite dell'attaccante argentino.
LA MIGLIOR DIFESA - La Lazio non alza subito bandiera bianca e prova a mixare orgoglio e forza della disperazione: al 74’ Correa, entrato da pochi istanti al posto di Caicedo, chiama Handanovic a un intervento complicato di piede. Lo sloveno è un muro invalicabile: all’81’ dice no anche ad Immobile che non intacca il passivo stagionale della migliore difesa del torneo (solo 6 reti subite). Il trionfo dell’Olimpico proietta l’Inter al fianco del Napoli nella scia della Juventus, distante 6 punti. Era dal gennaio 2017 che i nerazzurri non confezionavano una striscia di 6 successi: allora furono addirittura 7, un traguardo da tagliare sabato nella sfida di San Siro contro il Genoa.
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