Estratto dell’articolo di Concita de Gregorio per “la Repubblica”
ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE
Con la velocità dei liquidi quando trovano il varco. Sono bastati pochi giorni, il vuoto in politica non esiste. Sembra, a volte, ma non è mai vero: quando sembra è perché qualcosa che non vedi sta accadendo.
Qui è tutto in chiaro, invece: lo era fin dal primo minuto. Le facilissime profezie di domenica scorsa si avverano di ora in ora. La destra risospinta a destra senza equivoci di conveniente e fasulla centralità, il centro nel suo eterno fortilizio, la sinistra riemersa dal sonno perché c’era, un popolo della sinistra: c’è sempre stato, se no il Paese non sarebbe quello che è, non funzionerebbe come (talvolta, ancora) funziona.
ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE
Erano i conducenti che sbandavano e rendevano la marcia faticosa, sempre meno chiara la rotta. Sempre più riluttanti a salire a bordo i passeggeri. Come si diceva, l’elezione alla segreteria del Pd di Elly Schlein costituisce una possibilità di riscatto per il suo elettorato e un grosso problema per tutti gli altri. È scomoda per la destra e per Giuseppe Conte, soprattutto. La reazione scomposta di chi gravita nell’orbita di governo è la misura esatta dello spavento.
concita de gregorio
Isterici, volgendo l’aggettivo al maschile, uomini anziani deprivati della loro presunta capacità divinatoria hanno dato sfoggio, di fronte alla sorpresa, del peggio di cui sono capaci, che è parecchio. Sberleffi, insulti, insinuazioni, sarcasmo a buon mercato rivolto a lei e, per estensione, a chiunque l’abbia presa sul serio. […]
concita de gregorio
Perché questa è la tecnica, specie quando si tratta di una donna: derubricare la sua presenza
Che poi le vecchie regole, le antiche prassi, anche quando arrivi con l’intenzione di ribaltarle hanno la forza persistente del potere. Pensate ai Cinquestelle, che arrivati per scardinare il Sistema si sono fatti sistema: le diaspore, le correnti, i mandati, gli espulsi e i nominati. E così arriviamo a Giuseppe Conte, che del trasformismo ha fatto la sua cifra. Con abilità notevole per un neofita.
[…] Oibò. Non c’è niente di sorprendente nel fatto che a votare Schlein alle primarie siano andati moltissimi elettori del Movimento. Da dove pensavate che venissero i voti grillini quando hanno sfiorato un terzo dell’elettorato? Tutti da destra? Tutti dal neo qualunquismo, tutti originati nella notte del vaffaday?
ELLY SCHLEIN CON Maurizio Landini A FIRENZE
È stato allora che una parte consistente degli elettori di sinistra orfani di rappresentanza ha trovato lì nuova casa. Molti venivano dai movimenti, qualcuno dall’Italia dei Valori, moltissimi dal Pd. Adesso che c’è Schlein non arrivano ma, prudentemente, tornano. È per questo che Conte valuta l’ennesimo riposizionamento: al Centro, anche lui. […]