EMBRAER E-175 ALITALIA
Nel pacchetto pensioni c’è una norma fatta su misura per Alitalia, che agevola piloti, hostess e steward. L’esecutivo sarebbe pronto a inserire nel disegno di legge che introduce quota 100 uno sconto di due anni sull’età pensionistica per piloti, assistenti di volo e di terra, portando così a 7 anni il super scivolo. Oggi l’anticipo è di cinque anni, con la possibilità di lasciare il lavoro a 62 anni invece che a 67, come previsto dalla riforma Fornero.
LUIGI DI MAIO E GIUSEPPE CONTE
TASSA DI IMBARCO – L’anticipo del pensionamento avrebbe un costo. Mandare in pensione di vecchiaia i lavoratori del trasporto aereo, infatti, andrebbe a pesare sulla tassa di imbarco, il balzello da tre euro che si paga sui biglietti, che scade il prossimo 31 dicembre e che quindi diventerebbe strutturale. Oggi la tassa di tre euro finanzia il Fondo di solidarietà del trasporto aereo, che si occupa di prestazioni di natura assistenziale e che, per esempio, garantisce soltanto a 1.500 dipendenti di Alitalia l’integrazione al reddito. Senza questi soldi il Fondo, la cui dotazione è di circa 300 milioni di euro, rischierebbe di saltare.
RIDUZIONE DEL PERSONALE – Secondo fonti sindacali, potrebbero avrebbero i requisiti per uscire un centinaio di comandanti e circa il triplo tra assistenti di volo e quelli di terra, mentre la compagnia diventerebbe più appetibile sul mercato. La riduzione del personale consentirebbe di abbattere costi del lavoro che per l’ex compagnia sono particolarmente alti. È noto, infatti, che i piloti di 55 anni costano molto all’azienda con stipendi che vanno dai 15mila euro in su al mese.
ALITALIA FERRAGNEZ 2
Alitalia diventerebbe più appetibile sul mercato perché avrebbe meno dipendenti da stipendiare e più acquirenti interessati all’acquisto. Si potrebbero, inoltre, aggiungere anche altre finestre e uscite inserendo prepensionamenti e ammortizzatori sociali per chi è intorno ai 56 anni.
SALVINI ALITALIA