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    “ERA FRUSTRATO. NON ERA FELICE” – AMANDA LEAR RICORDA PATRICK JUVET, IL RE DELLA DISCO ANNI '70 TROVATO SENZA VITA NELLA SUA CASA A BARCELLONA – AVEVA 71 ANNI - “NELLA SUA CARRIERA NON GLI È STATO CHIESTO NIENT'ALTRO CHE DI CANTARE 'OÙ SONT LES FEMMES?' E 'I LOVE AMERICÀ ANCHE SE AVEVA INCISO MOLTE ALTRE CANZONI. LA FRANCIA GLI DAVA UN PÒ DI MALINCONIA. VIVEVA A BARCELLONA. CI SIAMO VISTI L'ULTIMA VOLTA LÌ. NON BEVEVA PIÙ” – GLI ATTACCHI DELLE FEMMINISTE, LE DIPENDENZE, LA BISESSUALITA’… VIDEO


     
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    Da ilmessaggero.it

     

    PATRICK JUVET PATRICK JUVET

    E' stato trovato morto nella sua casa di Barcellona Patrick Juvet, uno dei re della disco music degli anni '70. L’artista, ex modello diventato famoso in Europa per brani come Où sont les femmes? e I love America, aveva settanta anni ma era in buono stato di salute tant'è che è stata richiesta l'autopsia per accertare le cause del decesso. Tantissimi i commenti di colleghi e amici, prima tra tutti Amanda Lear icona della musica dance. 

     

     

    Amanda Lear: «Non era felice»

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     «Una notizia molto triste -  Secondo Amanda - era frustrato: non era felice. Nella sua carriera non gli è stato chiesto nient'altro che di cantare 'Où sont les femmes?' e 'I love Americà anche se aveva inciso molte altre canzoni. Si era ritirato in Spagna perché la Francia gli dava un pò di malinconia. Viveva a Barcellona. Ci siamo visti l'ultima volta lì. Non beveva più».

     

    La carriera

    PATRICK JUVET AMANDA LEAR PATRICK JUVET AMANDA LEAR

    La carriera di Juvet aveva avuto alti e bassi. Dopo gli studi di pianoforte e gli esordi da modello, il grande successo di 'Où sont les femmes?', contenuto in un album del 1977, fu attaccato dai movimenti femministi perché il testo venne ritenuto sessista. Poi nel 1978 arrivò la consacrazione con 'I Love Americà. Ma gli anni '90 furono invece una traversata del deserto per Juvet, che sprofondò in varie dipendenze come lui stesso aveva raccontato ai media.

     

    Dopo il 2000 era tornato sulla scena con un tour 'all star'. Nel 2005 aveva pubblicato un'autobiografia, 'Les bleus au cœur', nella quale rivelava ufficialmente la propria bisessualità. «Era una cosa di cui si parlava già negli anni '70 - ricorda Amanda Lear - per via del suo giocare con un look effeminato, con i capelli lunghi e molto trucco come Bowie». Negli ultimi anni gli impegni si erano diradati. Anche se il suo agente sostiene che stesse lavorando ad un nuovo disco da cantautore.

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