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    NON FU LA PILLOLA A LIBERARE LE DONNE MA LA BICICLETTA! GRAZIE A LEI COMINCIARONO A SPOSTARSI DA SOLE E A INDOSSARE MUTANDE CHE FACILITAVANO LE SVELTINE - IN UN NUOVO LIBRO LA STORIA DEL DATING DAI TEMPI DI JANE AUSTEN A TINDER, OVVERO COME SIAMO TORNATI ALL'EPOCA IN CUI UOMO E DONNA SI INCONTRANO SENZA CONOSCERSI E TOCCARSI


     
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    Roger Lewis per “Daily Mail

     

    showgirl del 1910 showgirl del 1910

    Il nostro libro della settimana si intitola “The Curious History Of Dating: from Jane Austen to Tinder”, scritto da Nichi Hodgson, pubblicato da Robinson. Secondo l’autrice uomini e donne non sono bravi nel matrimonio, che è ai minimi livelli dal 1895, ma continuano ad mare i rituali di corteggiamento e coltivano la sofisticata arte del flirt, fondamentalmente perché è l’unica cosa che può garantire il sesso.

     

    Dagli annunci dei cuori solitari sui giornali, apparsi per la prima volta nel 1786, a Tinder la gente ha sempre cercato un partner. Storicamente, l’iter non è mai stato facile. Ai tempi di Jane Austen, quando l’età del consenso era 12 anni, il ‘dating’ era cosa complicata. Ad esempio, ai balli e alle feste, il semplice toccarsi le mani durante i saluti poteva provocare uno scandalo, danzare più volte con lo stesso cavaliere era negativo, a meno che la ragazza non fosse fidanzata con lui.

    ritratto jane austin ritratto jane austin

     

    Per una donna era dannoso mostrarsi troppo intelligente o intellettuale, così come mostrare i denti in un sorriso era ritenuta roba da smorfiosa. La ricerca di un uomo era rigidamente regolamentata e rasentava il ridicolo. I pregiudizi erano molti: meglio i piedi grandi perché quelli piccoli erano indice di pericolosa allegria. Per le famiglie con figlie idonee al matrimonio, più di tutto contava il conto il banca del pretendente. Fino al 1931, se una donna era arrivata zitella ai 29 anni, allora lo sarebbe rimasta per sempre. Nell’era vittoriana alle donne non veniva riconosciuta alcuna pulsione sessuale. Nel 1930 si pensava ancora che le brave ragazze disprezzassero il solo pensiero del sesso.

     

    donne in bicicletta donne in bicicletta

    La liberazione avvenne con l’invenzione della bicicletta. I vestiti vittoriani non rendevano facile l’accesso ai genitali, ma grazie alla bici arrivarono i mutandoni, che permettevano alle donne di pedalare, di spostarsi per gli appuntamenti e di consumare più agevolmente. Altra occasione di incontro erotico era cantare al pianoforte o farsi offrire un passaggio sotto l’ombrello da un uomo. Per i gentiluomini era tutto più facile, le prede preferite erano le serve, considerate al pari di prostitute. Se restavano incinte, venivano semplicemente licenziate. Chi parlava di profilattici, all’epoca spessi come pneumatici, veniva arrestato per oscenità.

     

    la pillola aiuto la emancipazione femminile la pillola aiuto la emancipazione femminile

    Molto cambiò durante la prima guerra mondiale. Gli uomini erano al fronte e le donne lavoravano, guadagnavano i loro soldi, giravano senza guardiani. Le crocerossine vedevano per la prima volta i corpi nudi dei maschi. Maschi che morivano in trincea, quindi i matrimoni calarono e le donne cominciarono a fare sesso senza nozze. Con la seconda guerra mondiale, o ci si incontrava e ci si sposava in un lampo, o ci si incontrava per fornicare e basta. Ci fu il record di nascite illegittime. Si tornò ai valori tradizionali negli anni ’50, almeno formalmente. In realtà già ci si interessava degli adulteri hollywoodiani, nascevano le bond girl, le minigonne. Nel 1969 il 48% delle donne sotto ai 23 anni prendeva la pillola. Il sesso sicuro oggi è diventato quello on line, con i robot, con le app. Siamo arrivati ad un punto in cui non è necessario il contatto pelle a pelle. L’incontro fra uomo e donna è tornato ad essere strano come ai tempi di Jane Austin.

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